
AG.RF.(redazione).22-03.2021
“riverflash” – Un match per dimostrare di saper vincere contro “una grande” e un’ altra grande delusione: la Roma crolla ancora una volta contro il Napoli (all’andata aveva preso 4 gol) e complica in un attimo, il cammino verso la Champions. E’ finita 0 a 2, con una doppietta di Mertens, una partita a senso unico, dominata dai partenopei e giustamente vinta, mentre per i giallorossi è difficile trovare scuse per giustificare una prestazione incommentabile. Fonseca (senza Smalling, Veretout e Mkhitaryan) ha lasciato in panchina Villara, ha arretrato Pellegrini con l’ex Diawara e ha affiancato El Shaarawy e Pedro a Dzeko. Gattuso (senza lo squalificato Di Lorenzo) invece ha preferito Maksimovic a Manolas in difesa e si è affidato a Mertens, con Osimhen e Lozano in panchina. Non c’è stata partita: il Napoli ha iniziato subito aggressivo, tenendo i lpallino del gioco, schiacciando i giallorossi impacciati e senza idee. L’unico tentativo dei padroni di casa è stato un debole quanto insignificante tiro di Dzeko che non ha creato alcun pericolo al portiere Ospina. I partenopei prendono il sopravvento e creano occasioni: a seguito di un sinistro di poco a lato di Zielinski e un contropiede sciupato da Mertens, arriva la punizione vincente del calciatore belga, con la “complicità” di Pau Lopez. In sette minuti poi, dopo un’altra buona possibilità per Koulibaly, è arrivato anche il raddoppio: Insigne lancia dalla sinistra, torre di Politano e colpo di testa vincente ancora di Mertens, che ha firmato la sua doppietta, che taglia definitivamente le gambe ai giallorossi. La Roma prova a reagire sfiorando il gol con Cristante, ma Ospina è attento e non si fa sorprendere. Nella ripresa i padroni di casa sanno che devono reagire, chiudono il Napoli nella loro area e provano a riaprire la partita: Pellegrini ha avuto un paio di occasioni per farlo, tirando la prima volta tra le braccia del portiere partenopeo e centrando il palo da fuori area. Il mister giallorosso allora cambia Dzeko (un fantasma in campo) con Borja Mayoral (fuori uno spento Dzeko) e inserisce Carles Perez, Kumbulla e Villar, che hanno dato vita ad un vero e proprio forcing che non ha però fruttato nulla. La Roma così colleziona la sua ennesima sconfitta contro una grande, uscendo dal campo a testa bassa, perfettamente consapevole di aver complicato notevolmente il suo cammino verso la Champions. “Primo tempo senza coraggio e senza mentalità contro le grandi – ha commentato Fonseca a fine partita – forse non so motivarli”. Sicuramente è anche questa la domanda che si pongono i tifosi giallorossi: alla Roma mancano grinta e mentalità vincente, i risultati sono altalenanti e le delusioni si susseguono. E così è andata in scena la seconda sconfitta consecutiva che ha evidenziato una cosa certa: questa squadra deve ancora lavorare tanto.
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