ROMA, LA GRAVE CRISI DEL COMMERCIO: NEL 2020 BOOM DI CHIUSURE – PERSI 40MILA POSTI DI LAVORO

AG.RF.(redazione).21.01.2021

“riverflash” – La pandemia da Coronavirus ha creato a Roma e non solo, una drammatica situazione nel commercio. Tantissimi posti di lavoro sono andati persi e molti negozi sono stati chiusi. A parlare della triste situazione è stato Pier Andrea Chevallard, Commissario della Confcommercio di Roma : La pandemia sta disegnando uno scenario apocalittico, con posti di lavoro che saltano a causa della chiusura dei negozi.  Sono “Quarantamila posti di lavoro persi nel 2020 nel settore del commercio a Roma. E per il 2021 saranno diverse migliaia le imprese destinate a chiudere. Gli imprenditori del commercio sono molto preoccupati – ha proseguito Chevallard – le misure restrittive assunte dal Governo, la totale caduta dei flussi turistici, il ricorso alla smart working, e ora anche la grande incertezza dovuta ad un Governo che, da ieri, appare più debole di prima, creano una situazione assolutamente drammatica. E il rischio usura è dietro l’angolo per la crisi devastante di liquidità: abbiamo già avuto numerosi casi di vendite a prezzi stracciati di ristoranti e bar, soprattutto nel centro storico di Roma. I cosiddetti “ristori” del Governo sono stati e sono misure assolutamente insignificanti per le esigenze delle imprese. Piccoli segnali di solidarietà che non hanno nessuna capacità di coprire gli effetti della caduta vertiginosa dei ricavi”. Con la chiusura dei negozi dunque, nel 2020 sono andati persi 40.000 posti di lavoro. E nel 2021 è raffica di chiusure. Anche Giancarlo Cremonesi, Presidente dell’Associazione il Timone, ha voluto dire la sua in proposito: “Serve un piano di interventi serio che programmi il futuro e le fasi di recupero. Non bastano gli “aiutini”, ci vuole programmazione. Per quanto riguarda Roma, è necessario sostenere i negozi di vicinato, che sono un baluardo non solo per il tessuto commerciale ma anche per la sicurezza dei nostri quartieri con misure mirate: diminuire il costo dell’energia elettrica, riduzione mirata dell’Imu e della Tari, creazione di una piattaforma il per i commercio on line dedicato ai negozi di vicinato e per le consegne”.