ROMA – FROSINONE 4 A 0: PROVE DI RISCATTO IN VISTA DEL DERBY

AG.RF.(Maura Peripoli).27.09.2018

“riverflash” – Non sono stati i 4 gol, non è  stato il tacco di Pastore, né l’esordio dei due baby gioielli giallorossi (Zaniolo e Luca Pellegrini): è stato l’orgoglio e la “voglia” di cancellare la brutta sconfitta rimediata a Bologna e un inizio di stagione a dir poco inquietante. Sta di fatto che ieri sera, all’Olimpico, la Roma era chiamata ad una vittoria convincente contro il Frosinone, per scacciare l’incubo di una crisi profonda e provare a rialzarsi: ci ha provato e ci è riuscita; è finita 4 a 0, una partita fin troppo facile per i giallorossi, che sono andati in vantaggio già nel primo minuto. Di Francesco, dopo aver ammesso in conferenza stampa “non so più cosa fare”, ieri sera invece, ha avuto le idee chiarissime, proponendo il modulo 4-2-3.1 e scegliendo Pastore come regista, Schick come attaccante con Dzeko in panchina e la “fantasia” di  El Shaarawy e Ünder, che hanno fatto il bello e cattivo tempo sulle fasce. D’altronde i ciociari non hanno mai opposto resistenza e si sono dovuti arrendere subito alla prima incursione di Under, devastante ieri sera, che dopo 90 secondi, ha portato in vantaggio la sua squadra, tracciando la via per la vittoria “scaccia crisi” (forse….). E così la Roma si è svegliata, forte del vantaggio acquisito, giocando in scioltezza e senza paura: De Rossi in mezzo al campo, festeggiato con una standing ovation, alla sua 600esima partita, non ha sbagliato una mossa,  accanto a Nzonzi, ancora poco convincente, mentre Pastore, schierato da Di Francesco come trequartista, con la sua “magia” di tacco (la seconda in questo campionato), ha letteralmente fatto venire giù l’Olimpico, così come aveva fatto contro l’Atalanta, confezionando il 2 a 0 della tranquillità, vista l’inesistente reattività del Frosinone che non poteva far altro che stare a guardare: i giallorossi hanno quindi continuato ad amministrare con un efficace possesso palla, fino a quando Under, con una delle sue solite incursioni, ha servito in area El Shaarawy per il 3 a 0 facile facile, da appoggiare solo in porta. Finisce il primo tempo con il rassicurante vantaggio per la Roma, quello che serviva per il morale e la sicurezza. Nel secondo tempo Di Francesco ha mandato in campo il giovane Zaniolo, una furia in campo, richiamando Pastore, (se gioca sempre così, bisogna preservarlo) e Manolas (al suo posto Marcano), che aveva accusato un piccolo risentimento muscolare. Ed è arrivato anche il momento per l’esordio per il secondo baby Luca Pellegrini che, quasi allo scadere del tempo, offre a Kolarov una palla che era impossibile sbagliare. Finisce così con il risultato di 4 a 0 una partita che la Roma era “costretta” a vincere, che forse, ha restituito un po’ di serenità a mister Di Francesco: “Avanti così, con questa mentalità” – ha dichiarato ieri alla fine del match  – “questo deve essere un punto di ripartenza anzi, di partenza, come se il campionato iniziasse questa sera: non abbiamo fatto nulla di importante ma serviva tornare a fare gol, non prenderne e ritrovare un po’ di fiducia”. E di fiducia e soprattutto di “anima” ne servirà tanta tra 2 giorni, quando la Roma dovrà affrontare il derby capitolino, LA PARTITA, quella con la P maiuscola, quella che nella Capitale, non si può assolutamente sbagliare.. la Lazio sta riprendendo in pieno il suo carattere vincente, quello che nella scorsa stagione, le ha fatto “sfiorare” il posto in Champions, la Roma dal canto suo, sta uscendo (almeno questo è l’auspicio dei tifosi), da una pesante crisi e nel derby può succedere di tutto, perché non sempre o almeno quasi mai, a vincere è la squadra favorita…