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ROMA: EMERGENZA RIFIUTI “SUPERATA”, MA È CAOS IN PROVINCIA

discarichedi Andrea Pranovi (AG.RF. 06.09.2014) (ore 17,40) (riverflash) – È passato solo un mese dall’annuncio del sindaco di Roma Ignazio Marino sulla fine dell’emergenza rifiuti nella capitale, ma in provincia la situazione legata all’immondizia sembra tutt’altro che risolta, tra progetti di nuove discariche, decisioni del Governo e polemiche dei comitati cittadini. A far discutere sono soprattutto le proposte di nuovi impianti a Velletri e a Magliano Romano e il rinnovo dell’Aia (autorizzazione integrata ambientale) per Cupinoro.

A Roma, dopo il lancio del piano straordinario di intervento, avviato il 10 luglio, ad inizio agosto Marino aveva dichiarato: “avevamo promesso che, rispetto alla situazione di grave criticità di alcune settimane fa, avremmo condotto un’azione netta e decisa: abbiamo lavorato giorno e notte con le squadre messe a disposizione da Ama”. Il primo cittadino aveva inoltre parlato di “un netto ritorno alla normalità nella maggior parte dei 19mila stalli che oggi sono svuotati regolarmente”, affermando che “ormai l’emergenza rifiuti è superata”.

Anche l’assessore all’Ambiente di Roma Capitale Estella Marino aveva spiagato che “la situazione è tornata sotto controllo”, mentre il presidente dell’Ama Daniele Fortini aveva sottolineato i progressi sul fronte dell’assenteismo: “abbiamo recuperato 152 operai al giorno, per un totale di 6mila ore di lavoro in più alla settimana e il beneficio si vede. Siamo passati da un tasso di assenteismo del 19% a gennaio a meno del 15%. Entro fine anno arriveremo al 12%, che è la media del settore. Porteremo così a lavorare 400 operai al giorno”. Fortini si era soffermato anche sul debito dell’Ama nei confronti del Colari, il consorzio di Manlio Cerroni che gestisce gli impianti di Malagrotta: “confidiamo entro la fine dell’anno di poter azzerare interamente il debito”.

Il Campidoglio ha inoltre previsto il potenziamento dell’impiantistica per lo smaltimento e il trattamento dei rifiuti: con un’ordinanza del sindaco Marino del 31 luglio, infatti, l’Ama è stata autorizzata all’utilizzo del tritovagliatore mobile installato nello stabilimento di proprietà dell’azienda municipalizzata di Rocca Cencia. L’impianto può trattare giornalmente, all’occorrenza, 200 tonnellate di rifiuti indiffenziati.

Se a Roma l’allarme rifiuti sembra essere rientrato, a Velletri, a sud della capitale, la situazione si fa sempre più delicata, dopo la notizia, riportata da Il Messaggero, di un progetto per la realizzazione di una nuova discarica. Secondo il quotidiano romano, il progetto è stato presentato al Comune di Velletri, alla Provincia di Roma e alla Regione Lazio il 25 agosto dalla società Ecoparco srl, creata il 17 luglio, e prevede un impianto di trattamento meccanico biologico, un’area destinata al compostaggio, un impianto di biogas e un’area di stoccaggio per due milioni di metri cubi di immondizia. Il polo impiantistico integrato dovrebbe sorgere in zona Cinque Archi, in un sito attualmente utilizzato come cava per l’estrazione della pozzolana, dal 2008 di proprietà della società Apl Immobiliare srl.

Nel progetto non è indicato quali comuni potrebbero confluire i propri rifiuti nel nuovo impianto, anche se in molti, viste le dimensioni previste per l’area di stoccaggio, pensano che la discarica sarebbe realizzata per ospitare i rifiuti di Roma. Sono contrari alla nascita del polo il sindaco di Velletri Fausto Servadio e il circolo La Spinosa, che attraverso una nota stampa ha fatto sapere che “la nostra opposizione a questa ennesima devastazione sarà quanto mai ferma e ci auguriamo che chi ha a cuore l’ambiente, tutto il mondo agricolo e tutti i cittadini di Velletri supportino la nostra lotta”. Inoltre, il Comune di Velletri ha già in programma la costruzione di un impianto a biogas in zona Lazzaria, come ha spiegato Daniele Ognibene, presidente del Consiglio comunale: “chiaramente, non può esistere raccolta differenziata senza impianti di trattamento della frazione organica, cosa ben diversa dalla discarica o dal termovalorizzatore. Per questo, in sinergia con Regione e Provincia, abbiamo avviato un iter per la realizzazione di un impianto per il trattamento dell’umido, dimensionato per il nostro territorio e con impatto pari a zero per Velletri”.

L’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, ai microfoni di Teleradiostereo, ha commentato così l’ipotesi del nuovo sito di smaltimento dei rifiuti: “all’epoca dicevo che non era possibile piazzare una discarica o un inceneritore all’interno del Comune di Roma”. “Oggi – ha aggiunto l’esponente del centro-destra – l’amministrazione regionale indica una zona vicino Velletri come luogo per piazzare una discarica: questo dimostra che avevamo ragione”. Quelle di Alemanno sono “affermazioni assolutamente prive di fondamento” secondo l’ufficio stampa della Regione Lazio, che ha precisato: “agli uffici della Regione è pervenuta solamente una proposta di un privato che vorrebbe realizzare alcuni impianti, anche di smaltimento”.

Un altro progetto, secondo quanto riferito dal sito RomaToday, è stato invece presentato a fine luglio a Magliano Romano (a nord di Roma), dove la società Idea 4 srl ha proposto la riclassificazione di una discarica per inerti, che potrebbe così accogliere anche rifiuti urbani per 826mila metri cubi. Novità anche a Bracciano, dopo che il Consiglio dei Ministri ha rinnovato l’autorizzazione integrata ambientale per la discarica di Cupinoro, chiusa da alcuni mesi. Il sindaco Giuliano Sala ha accolto così la decisione del Governo: “questo passo permetterà alla Bracciano Ambiente spa di organizzarsi per attuare l’ultima proposta di piano industriale presentata dall’amministratore Unico ed approvata dal Consiglio comunale, tarando gli interventi impiantistici alle esigenze del bacino di riferimento che sarà esclusivamente quello dei 25 comuni che precedentemente conferivano a Cupinoro”. Si oppone ad un’eventuale riapertura dell’impianto il Comitato Stop Discarica, che ha indetto una manifestazione per il prossimo 27 settembre.

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