AG.RF.(Maura Peripoli).16.09.2018
“riverflash” – Roma sparita o meglio, mai pervenuta, che nella quarta di campionato ha pareggiato in casa contro il Chievo, ultimo in classifica. E così, in 4 giornate, con 1 vittoria, una sconfitta e 2 pareggi, i giallorossi si trovano ora, a 5 punti in classifica e sull’orlo di una crisi di nervi, per mancanza di punti e di gioco. E già si parla di crisi, perché i tifosi che si aspettavano tanto da questa nuova stagione dopo le cessioni “eccellenti” che tutti sanno.. e i nuovi giovani acquisti, che avrebbero dovuto dare nuova energia alla squadra, non sono disposti ad aspettare: vogliono i risultati e si sono già spazientiti, tanto da intonare oggi, cori contro la società e il presidente Pallotta. La Roma dunque, non è riuscita ancora ad uscire dal tunnel in cui è finita e nella partita contro i veneti e hanno anche rischiato di perdere al 95esimo, se il portiere Olsen non avesse compiuto un miracolo su Giaccherini. I giallorossi però, pur non esprimendosi al meglio, erano riusciti a passare in vantaggio con un gol di El Sharawy, su un cross perfetto di Florenzi (migliore in campo) dalla destra e sempre senza brillare erano riusciti a raddoppiare con un gol di Cristante su passaggio del “solito” Dzeko. Sotto un sole asfissiante e con le gambe pesanti, i giallorossi sono andati a riposo, nel primo tempo, con un piccolo, confortante vantaggio. Ma con la Roma, si sa, non puoi mai rilassarsti: nella ripresa D’anna manda dentro Hetemaj per Obi e la partita cambia un pò per il Chievo, che aggiunge così qualità al suo centro campo e trova un diverso equilibrio, mentre i padroni di casa, al piccolo trotto, si limitavano a controllare il vantaggio. Di Francesco poi, vedendo la difesa stanca, fa scaldare De Rossi e lo manda in campo a fianco di Nzonzi, spostando Cristante a trequartista, per compattare di più la squadra, stanca e accaldata (ma faceva caldo anche per il Chievo..). E “come da copione”, al 38esimo arriva il pareggio del Chievo, con la complicità di una difesa inquietante: Karsdorp è fuori posizione, Jesus buca l’intervento e mette in difficoltà Kolarov che rischia l’autogol (deviazione parata da Olsen), la palla arriva a Stepinski che la difende, si gira e insacca sul lato opposto, con Kolarov e Nzonzi lenti in marcatura e Olsen che resta sulle gambe. Il disastro ora è compiuto: la figuraccia e servita, mentre il Chievo esulta per un pareggio insperato e i giallorossi escono dal campo a testa bassa. Amareggiato Di Francesco a fine partita: “Era una partita da chiudere: c’è stata poca determinazione in difesa: ci mancano ancora un po’ di concretezza e cattiveria e prendiamo gol con troppa facilità, avevamo avuto occasioni per chiuderla e non l’abbiamo fatto”. Mercoledì ci sarà da affrontare il Real Madrid in Champions. “Non dobbiamo perdere la mentalità – ha aggiunto il mister – è ovvio, anche se questi risultati possono ledere qualcosa nella forza dei ragazzi”. Insomma, la squadra entrata in campo tra gli applausi e uscita tra i fischi, è in crisi, inutile negarlo: occorre recuperare e farlo al più presto perché i giallorossi devono affrontare un mese a dir poco impegnativo: nulla è compromesso, sicuramente, ma per ottenere risultati, serve un altro passo.
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