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ROMA: “ABBIAMO STRETTO MOLTE MANI”, UN LIBRO SUI VENT’ANNI DI INTERSOS

intersosdi Andrea Pranovi (AG.RF. 29.03.2014) (ore 16,07) (riverflash) – È stato presentato martedì 25 marzo, a Roma, il libro di Sonia Greco “Abbiamo stretto molte mani. Venti anni nelle emergenze umanitarie”. Il volume, pubblicato da Carocci editore, è dedicato ai primi due decenni di attività dell’organizzazione umanitaria Intersos.

Sonia Greco, giornalista freelance, ripercorre gli interventi di Intersos in molte crisi umanitarie a partire dal 1992, anno di fondazione dell’organizzazione. L’autrice afferma che “questo è un libro che ha centinaia di protagonisti”, riferendosi ai tanti operatori umanitari intervistati.

Per la scrittura di “Abbiamo stretto molte mani” Sonia Greco ha assistito in prima persona all’intervento di Intersos nel Sud del Sudan. Dalla sua nascita fino al 2012 sono trentacinque le missioni dell’organizzazione umanitaria nel mondo. Tra le testimonianze più forti, la giornalista ricorda quelle degli operatori che hanno vissuto la crisi umanitaria in Somalia: “le persone con cui ho parlato mi hanno trasmesso emozioni notevoli”.

Sul ruolo delle organizzazioni non governative, Sonia Greco sottolinea come queste siano spesso “le uniche testimoni dei teatri di guerra, laddove i giornalisti non riescono ad arrivare” e spiega come le ONG abbiano un modo di agire “per certi versi meno invadente” rispetto alle agenzie delle Nazioni Unite.

Alla presentazione del libro ha preso parte anche il presidente di Intersos Nino Sergi, il quale ha precisato che il compito della sua organizzazione non è soltanto quello di dare assistenza alle popolazioni in situazioni di crisi, ma è anche cercare di capire le ragioni che hanno portato alle emergenze umanitarie e le migliori strategie per consolidare i processi di pace, anche confrontandosi con soggetti politici, organizzazioni internazionali ed eserciti.

Sergi ha poi posto l’accento sui principi che sono alla base di Intersos, oltre a quello dell’assistenza: la neutralità durante gli intereventi umanitari, l’imparzialità dell’aiuto e l’indipendenza, ossia l’assenza di condizionamenti da parte dei finanziatori. Ha chiuso il dibattito Lapo Pistelli, Viceministro Affari Esteri con delega alla cooperazione internazionale, che ha evidenziato come le istituzioni politiche e le organizzazione umanitarie abbiano sempre più bisogno le une delle altre.

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