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RISE di SHAYNA STEELE, una stella all’Auditorium Gazzoli

shayna steeledi Francesco Angellotti (AG.RF 09.04.2016) ore 09:08

(riverflash) – Varie sono le attività culturali che si svolgono a Terni, ed è importante che coprano diversi settori, con un’ottica progressista che  ha come fine lo sviluppo intellettuale. E’ un dato facilmente constatabile dalle iniziative dell’associazione VISIONINMUSICA, che ha presentato un programma di spettacoli da gennaio ad aprile presso l’Auditorium Gazzoli. Il messaggio che l’Associazione cerca di portare avanti, non è solo quella delle rappresentazioni, per cui sono stati chiamati interpreti selezionatissimi da tutto il Mondo portando avanti il discorso della ricerca e dello studio che si è affermato al massimo livello; l’attività viene completata con un seminario tenuto dallo statunitense Robben Redford, un gran chitarrista che ha suonato anche con George Harrison (tanto per dirne uno). Robben si presenta in foto un po’ con atteggiamento stampato, rokettaro un po’ freek come è stato integrato e proposto dall’attuale società; che è stata sconvolta dalla nuova forma di contestazione, ma come sempre ha saputo annullare la Rivoluzione accettandola e facendone parte del contesto: come sempre, sempre con nuovo atteggiamento. Ma Robben Ford, che ha suonato con i Grandi, ha formato Gruppi importanti ed è un eccellente tecnico della chitarra elettrica, terrà lezioni su la teoria musicale, la progressione di accordi, l’uso dei voicing, l’ascolto e l’improvvisazione. Ma questa bellissima lezione già si è svolta il 18 marzo. Invece la Direzione Artistica Silvia Alunni ha riservato alle scuole, sempre condotti da Visioninmusica presso l’Auditorium Gazzoli, Lezioni di Concerto, per illuminare i giovani sulle contemporanee esperienze musicali, e sullo studio che si fa sempre più dettagliato.

   Torniamo alla presentazione del concerto di Shayna Steele, che è stata accompagnata da David Cook alle tastiere, Jeremy Most alla chitarra, Brian Cockerham al basso e Ross Pederson alla batteria: strumentisti molto bravi, che si sono tutti esibiti in a-solo molto trascinanti, secondo i passaggi più elettrizzanti.

   Shayna ha presentato il suo ultimo album inciso l’anno scorso, Rise, in cui è bellissima la canzone dedicata al figlio da poco messo alla Luce, che ha presentato in modo tenero e passionale, proprio come una mamma.

   Ma tutto il concerto è stato molto ricco ed applaudito. Canzoni nuove ed altre ormai datate, ma sempre eseguite con passione. La sua voce l’ha espressa in modo molto articolato; profonda, lenta, accattivante, sentimentale, dolcissima per arrivare sempre ad un crescendo altissimo quasi stridulo, in cui sembrava imporre la sua emozione.

   Simpatica la trovata di presentarsi sulla scena scalza, con un vestito fin alla caviglia ricco di disegni e di colori sullo scuro; al limite opaco e velato, che non faceva contrasto con i 4 musicisti in nero (oltre alla carnagione del bassista, ma questa era prevedibile).

   Non staremo a raccontar le esperienze trascorse sul Palco assieme ad altri notissimi artisti americani, perchè sarebbe lungo e futile. Sta di fatto che Shayna ha cantato con i Grandi in Concerti americani ed europei, swittando il suo eccitante soul, che entra nell’anima e spinge alla partecipazione.

   C’è sembrato che la Foga del Pubblico avesse voluto andare sotto il palco a ballare, e scatenarsi seguendo il ritmo; ma queste cose non si fanno più, antichi ricordi di quando questo genere di musica è nata ed era il Segno di Rivoluzione: Intellettuale e Comportamentale.

   Adesso, come dicevo prima, tutto si è appiattito perchè è stato integrato; ma il significato di questi incontri non è morto, meglio dire che si è evoluto. Non siamo più a Woodstock (ne mai ci sono stato), ma cogliamo la novità di una musica cantata con una Voce straordinaria, che lancia un messaggio essenzialmente Umano.

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