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RIPERCUSSIONE ELEZIONI: BORSA A PICCO E SPREAD ALLE STELLE

ROMA (RIVER FLASH)- Crolla la Borsa e spread alle stelle. La risposta dei mercati a un voto inconcludente, con un Senato privo di maggioranza, non si è fatta attendere e, come temuto, è stata una risposta molto violenta. Piazza Affari a metà mattina affonda del 4,8% non lontana dal -5% battuto a ridosso delle prime contrattazioni. Un avvio drammatico, con l’indice che in apertura ha contenuto il calo all’ 1,57% solo perchè la pressione in vendita ha impedito a molti titoli di concludere anche un solo scambio per alcuni minuti mentre altre azioni venivano congelate in asta di volatilità.

Intanto sul mercato secondario dei titoli di Stato lo spread tra Btp e Bund, che ieri aveva chiuso a quota 293, volava fino a quasi 350 punti base, con un rendimento a un passo del 5%, per poi attestarsi attorno ai 330 punti, il massimo da quasi tre mesi a questa parte.

Immediato il costo per il Tesoro che, per collocare 8,75 miliardi di bot a 6 mesi, ha dovuto corrispondere tassi in rialzo all’1,23% rispetto allo 0,73% di gennaio.

In questa situazione la Consob ha fatto sapere di studiare l’adozione di misure anti-speculazione a Piazza Affari. E a fine mattinata è arrivato così il divieto di vendite allo scoperto per i titoli Intesa Sanpaolo e Carige.

I timori di ingovernabilità dell’Italia, con uno scenario politico post-elettorale ancora tutto da decifrare, avevano già avuto ripercussioni prima a Wall Street (-1,85% l’S&P 500 ieri sera) e poi questa mattina in Asia (Tokyo -2,26% e Hong Kong -1,32%). I mercati hanno paura che un Paese con 2 mila miliardi di debito possa smarrire la strada delle riforme e dell’attenzione alla sostenibilità dei conti garantita da Mario Monti, riportando in primo piano il tema del debito dell’eurozona. Non a caso l’euro ha perso terreno su tutte le altre valute, quotando sotto 1,3 sul dollaro, mentre Piazza Affari ha trascinato in profondo rosso tutti i listini europei. La Spagna, che insieme all’Italia è il più vulnerabile dei Paesi dell’Eurozona, ne ha risentito maggiormente, con la Borsa di Madrid in calo del 3,1% e lo spread tra i bund e bonos, i titoli decennali spagnoli, in rialzo di 18 punti.

 

F.T AG RF 26.2.2013

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