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RIDURRE LE SPESE DELLO STATO: RINUNCIAMO ALL’F35

“riverflash” – Bene, il governo si è insediato e tutti noi speriamo che faccia il suo mestiere e, soprattutto, il suo dovere.

A parte le ovvietà delle trasmissioni televisive, i cui giornalisti, che, abituati alla vecchia politica, continuano a chiedersi come possano andare d’accordo due partiti che fino a ieri si sono insultati, ed a cui basta rispondere: c’è un’altra via? Ora si devono fare i conti con due necessità contrastanti: la necessità di rilanciare l’economia e il lavoro e reperire i fondi per far fronte a queste necessità. Perché contrastanti? Perché per rilanciare il l’economia e il lavoro si devono abbassare le tasse, mentre per reperire i fondi si devono aumentare o mantenere le tasse attuali. Come fare per uscirne? La prima cosa, ovviamente è quella di ridurre le spese, visto che sarà impossibile in poco tempo trovare i fondi con la caccia all’evasione fiscale!

E allora si deve vedere quali spese abbattere…. Ma guarda un po’, ce n’è una da 20 miliardi di Euro che sta proprio lì, dietro l’angolo: eliminare l’approvvigionamento dei nuovi super-caccia-bombardieri F35, i nuovi aerei della Lockeed, che non portano nessun vantaggio né di lavoro né di tecnologia all’Italia.

La Germania non partecipa a questo programma, pensa di ammodernare i suoi Eurofighter Typhoon, che sono moderni caccia europei costruiti pochi anni fa da un consorzio anglo-tedesco-italiano-spagnolo (questa si che è stata cooperazione europea!). E noi? Cosa ce ne facciamo di questi supercaccia? Il nostro ministero si chiama “della Difesa”: da chi ci dobbiamo difendere? Dove sta la minaccia cui contrapporre i supercaccia che ci costeranno 20 miliardi di Euro? Ora siamo in crisi economica e ci conviene iniziare a risparmiare proprio da lì. Qualcuno dirà che la nostra aeronautica militare ha bisogno di nuovi aerei, bene allora facciamo come la Germania, che ha dato inizio ad un programma europeo, e non diventiamo sudditi degli USA, o, meglio della Lockeed che, guarda caso, già con i C130 aveva dato scandalo anni fa per aver corrotto Tanassi, l’allora ministro della Difesa. Tutti gli analisti militari sanno che il futuro della superiorità aerea sta nei velivoli senza pilota, UAV. Inoltre, dalle dichiarazioni dello stesso Pentagono, l’F 35 (o Joint Strike Fighter) ha un sacco di problemi ancora non risolti (vedere http://rt.com/usa/pentagon-f35-report-combat-012/).

E allora? Ecco un suggerimento facile facile per il neonato governo Letta: rinunciamo al programma F35 e recuperiamo 20 miliardi con cui cancellare l’IMU per la prima casa e tornare con l’IVA al 20%.

AG.RF. (CP) 02.05.2013

1 Commento »

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Una Risposta a “RIDURRE LE SPESE DELLO STATO: RINUNCIAMO ALL’F35”

  1. 1

    Stefano dice:

    Sai che invece essendo un programma plurinazionale verrà prodotto in ogni Paese aderente al Consorzio? In Italia in particolare sarà prodotto a Cameri, in provincia di Novara.

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