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Ricordando Micol Fontana: ambasciatrice dell’alta moda

di Valentina Riso  (AG.RF  27.06.2015)  ore 12:38  (riverflash). Si è spenta lo scorso 12 giugno nella capitale l’ultima delle tre sorelle Fontana, Micol. All’età di 102 anni se n’è andata anche lei, dopo Zoe – la maggiore – e Giovanna – la più piccola. Micol era nata nel 1913 a Traversetolo, in provincia di Parma, e aveva iniziato a lavorare con le altre due sorelle nella sartoria della madre Amabile. Nel 1936, per uno scherzo del destino, decisero di prendere il primo treno che sarebbe passato dalla stazione e le avrebbe portate verso una nuova città dove avrebbero potuto trovare un nuovo lavoro e una vita diversa da quella del piccolo paese di provincia. Il treno in arrivo era diretto a Roma.

A Roma, dopo le prime difficoltà le tre sorelle con forza e coraggio diedero avvio alla loro prima casa di moda che iniziò ad essere sempre più frequentata dall’alta borghesia romana e dalle dive del cinema, probabilmente grazie anche alla presenza degli studios di Cinecittà.

Nella sartoria delle sorelle Fontana, all’inizio in via Liguria, nasce il vestito da sposa che Audrey Hepburn, nella capitale per girare “Vacanze romane” e fidanzata con il nobile inglese James Hanson, non indosserà mai. L’attrice parte prima della prova finale, a due settimane dalla cerimonia, forse perchè già innamorata di Mel Ferrer, a cui dirà “sì” un paio di anni più tardi. Con un vestito griffato Fontana salgono all’altare Maria Pia di Savoia e Margaret Truman, figlia del presidente degli Stati Uniti, che si fa confezionare anche il guardaroba per il viaggio di nozze, più tardi, a metà degli anni ’60, le sceglierà Janet Auchincloss, sorellastra di Jackie Kennedy.

La celebrazione arriva con il matrimonio hollywoodiano di Linda Christian e Tyrone Power, il 28 gennaio 1949: l’attrice, “the anatomic bomb”, finisce sulle copertine di mezzo mondo avvolta in una nuvola di seta bianca, con merletti fatti a mano e centinaia di perle, consegnando alla storia della moda i cinque metri di strascico e le tre sorelle di Traversetolo a una fama internazionale. Si aprono per loro le porte di Hollywood, se le contendono attrici come Joan Collins, Liz Taylor e Grace Kelly, first lady come Jackie e Soraya, signore del bel mondo alla Marella Agnelli.

Nel 1951 Zoe, Giovanna e Micol furono presenti alla celebre sfilata del Marchese Giorgini presso Palazzo Pitti di Firenze, evento che sancì la nascita ufficiale dell’Alta Moda italiana della quale la Maison Sorelle Fontana si fece impeccabile propulsore. «Non sapevo una parola di inglese, ma per noi parlavano le collezioni. Le americane ci amavano per la nostra sobrietà pratica e l’eleganza pacata», disse Micol qualche anno fa, ricordando Zoe e Giovanna, scomparse nel 1998 e nel 2004. Insieme, con uno stile originale, sfidarono Dior e Balmain, riscattando la moda italiana dalla sudditanza ai francesi.

Pochi anni dopo infatti le tre disegnarono il celebre abito nero di Anita Ekberg per quello che resta tutt’oggi uno dei film più noti del cinema nostrano, La Dolce Vita. Però, tra le numerose dive che hanno vestito, la preferita di Micol era Ava Gardner, «una diva opulenta» che la portò con sé anche in Marocco pur di indossare sempre il marchio Fontana. Un’avventura straordinaria di stile, fantasia e manualità che le porterà a vestire sempre più le stelle di Hollywood e le signore di sangue blu di mezzo mondo.

Micol, in particolare è stata l’ambasciatrice, colei che si è occupata di viaggiare per portare il marchio nel mondo, compito del quale si è occupata a tempo pieno fino agli anni Novanta.
Al 1994 risale la decisione di dare vita alla Fondazione Micol Fontana, un enorme archivio nel quale conservare ogni testimonianza del proprio lavoro e che oggi conta circa 200 abiti realizzati nel cinquantennio compreso tra il 1940 ed il 1990, una raccolta notevole di accessori, stoffe e ricami, una biblioteca, un’emeroteca e un archivio fotografico.

Nel 1996 a Micol è stata assegnata, dall’allora presidente Scalfaro, la più alta onorificenza dello Stato Italiano, quella di Cavaliere di Gran Croce all’Ordine della Repubblica Italiana.
L’8 novembre 2013, a Roma, si erano festeggiati i 100 anni della stilista – sarta. Sarta perché, come lei stessa disse, «noi sarte diventiamo dei confessori». Il vestito deve saper raccontare chi siamo. Mostrare la nostra personalità, diventando quasi il biglietto da visita della nostra essenza. Il ricordo di Micol Fontana insieme a Zoe e Giovanna, tre sorelle che, orgogliosamente, vollero solo essere chiamate “sarte” e mai stiliste lascia ai posteri la fotografia di una stagione in cui la moda italiana era creatività e qualità, gusto e stile.

 

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