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RICERCATORI ITALIANI MIGLIORANO LA QUALITA’ DI VITA DEI CELIACI CON LE LORO “SCOPERTE”

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AG.RF.(MP).27.04.2016

“riverflash” – Sono circa 600mila in Italia, coloro che soffrono di celiachia e tantissimi non sanno ancora di esserlo. Cosa fare allora?  Ci hanno pensato i ricercatori italiani che, in laboratorio, hanno isolato alcune proteine per dare a pasta, pane e prodotti da forno senza glutine la stessa consistenza, fragranza e sapore dell’originale . Il merito è di tutto ciò è da attribuire a Virna Cerne e Ombretta Polenghi che ora sperano di vincere l’ European Inventor Award 2016, il riconoscimento che andò alla plastica biodegradabile di Catia Bastioli, nella categoria “industry” la cui premiazione si terrà il prossimo 9 giugno. Ma qual è la loro innovazione? Le due scienziate, lavorando nel dipartimento di ricerca e sviluppo dell’azienda italiana Dr Schär attiva nel campo dell’alimentazione e della nutrizione con sede in Alto Adige e laboratorio a Trieste, hanno trovato il modo di estrarre dal granoturco proteine simili a quelle del glutine e di utilizzarle in sostituzione dei chicchi tradizionali. In questo modo dunque, hanno anche migliorato la qualità della vita dei celiaci mettendo a punto un metodo scientifico innovativo che consente di detossificare la farina, nascondendo all’organismo le tossine del glutine ed evitando cosi’ la reazione infiammatoria. La strategia innovativa, consiste in un trattamento enzimatico “food grade” effettuabile direttamente sulle farine o semole di grano in grado di mascherare le sequenze tossiche del glutine. In questo modo, il glutine non viene piu’ riconosciuto dai linfociti responsabili dell’infiammazione. Da un punto di vista tecnologico ed organolettico non ci sono differenze sostanziali con la normale farina. Si stima che 1 su 100 in Europa e Stati Uniti siano intolleranti al glutine. In Italia i celiaci diagnosticati sono 150mila (fonte AIC, 2013) su un totale di circa 600mila persone potenzialmente intolleranti al glutine (1% della popolazione).

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