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RIAPERTURA CINEMA NEL PROSSIMO WEEK END

AG.RF.(redazione).06.05.2021

“riverflash” – Nel prossimo weekend riapriranno finalmente i cinema: tutto ciò grazie al decreto  Franceschini che obbliga l’uscita in sala per i film italiani, e in streaming solo dopo 30 giorni. Nel primo weekend di riapertura delle sale a primeggiare sono stati il film vincitore del premio Oscar Nomadland e Minari, con gli incassi che confermano il rinnovato interesse del pubblico. In particolare per i film d’essai. Il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha annunciato allo stesso tempo la firma del decreto che ridefinisce l’obbligo di uscita in sala per i film italiani, introducendo però nuove disposizioni che consentono di far passare in streaming e in televisione i suddetti solo 30 giorni dopo la data di prima uscita al cinema. Alla base c’è l’esigenza quindi di aiutare gli esercenti nella fase di ripartenza. Il problema di fondo però è che sembra che il cinema italiano sia il grande assente e che il coprifuoco delle 22:00 non aiuti affatto i gestori delle sale.

Le associazioni di categoria iniziano a giocare le loro carte: Alice nelle città, ANEC, ANICA, U.N.I.T.A. PREMI DAVID DI DONATELLO e 100 AUTORI hanno annunciato Le Notti Bianche del Cinema, evento di mezza estate che si terrà nelle città di Milano, Palermo, Bari, Torino, Roma e Bologna e che prevede 48 ore di proiezioni non stop. Con una programmazione composta da anteprime, incontri, omaggi ed eventi speciali e un unico biglietto agevolato.

Allo stesso tempo Franceschini conferma che dal 31 maggio sarà disponibile online la piattaforma digitale di ItsArt, la “Netflix della cultura italiana” come il Ministro stesso l’ha definita. Tra i primi contenuti esclusivi, “La forza del destino” di Giuseppe Verdi, diretta da Zubin Mehta, concerti diretti da Riccardo Muti, e lo show di Claudio Baglioni. Modalità di rilancio o laudatio funebris?
È dalla prima chiusura che il mondo dello spettacolo si è riversato sull’online. Facendo un salto che ci saremmo aspettati solo tra qualche anno. Una mossa che, viste le nuove politiche della distribuzione e gli accordi tra i vari canali streaming e case di produzione (Netflix e Sony, Warner e HBO Max), ha di fatto sempre più tagliato fuori la sala. Ci sono blockbuster bloccati e un appiattimento dell’offerta su riproposizioni e film dall’estero che arrivano sul mercato italiano a distanza di 3 anni, come nel caso del film di Jan Komasa Corpus Christi. Se è vero che il futuro dell’ìstituzione della sala cinematografica è quello di andare sempre più verso una fruizione di stampo museale accessibile a tutti, basterà la “scoperta” di In The Mood For Love e degli altri capolavori di Wong Kar-wai sul grande schermo, a smuovere il pubblico cinefilo dai salottini di casa provvisti di Disney+, Netflix e Prime.

Fonte Money.it

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