RENZI CONTESTATO A BRESCIA, LA FIOM: “NON RAPPRESENTA I LAVORATORI

AG.RF.(MP).04.11.2014

“riverflash” – Una giornata difficile quella di Renzi a Brescia, dove il premier si è presentato per parlare ai lavoratori e ribadire l’urgenza delle riforme. Ma egli è stato contestato e c’è stata tensione con la Fiom e i centri sociali. Infatti in piazza è andata in scena la manifestazione di protesta contro il premier organizzata da centri sociali, Cobas e movimenti studenteschi. Si sono verificati dei tafferugli in cui sono rimasti feriti un agente di Polizia e un carabiniere. Sono stati circa 200 i manifestanti che hanno utilizzato fumogeni, petardi e lanciato sassi e bottiglie.  “Il premier non rappresenta i lavoratori”, ha dichiarato il segretario Maurizio Landini, parole alle quali il presidente del Consiglio ha replicato: “E’ stato tutto progettato e calcolato per dividere il mondo del lavoro, andando verso lo scontro verbale e non solo; ora si sta sfruttando il dolore dei disoccupati e cassaintegrati per attaccare il Governo, ma io non permetterò questo, sto lavorando per fare ripartire l’Italia e non mollerò di un millimetro”. Egli intende andare avanti dunque facendo chiaramente intendere che “non c’è più tempo, è finito il tempo dei se e dei ma, ora occorre agire”. Tuttavia, la sicurezza paventata da Renzi, viene interpretata dai sindacati, soprattutto dalla Cgil (attraverso le parole della Camusso), come “nervosismo che ancora una volta evoca fantasmi e complotti, lancia invettive e ammonimenti ma evita accuratamente di dire come si crea lavoro e come si rilancia il Paese” e ancora: “Non è il sindacato ad aver imboccato una strada che divide il Paese, ma il Governo”. Nel frattempo, il presidente della Confindustria Giorgio Squinzi, ringrazia il Premier, che “si è assunto il fardello di far uscire l’Italia dalle regole e culture sorpassate che condurrebbero a un inarrestabile declino: le polemiche nascono da resistenze per inerzie e privilegi del passato”.