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REGIONE LAZIO, RILANCIO DEL CTO: RENDERE NOTO IL PIANO D’AZIONE

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“riverflash” – Il progetto di rilancio dell’ospedale Cto di Roma è stato annunciato ma non reso noto: Assotutela chiede spiegazioni in merito al progetto e alla sua tempistica: “La scorsa settimana alcuni esponenti della maggioranza regionale hanno dichiarato di aver avuto un incontro con i vertici aziendale dell’Asl Roma C e del presidio ospedaliero Cto Alesini per avviare il rilancio dell’ospedale. Siamo di fronte all’ennesima dichiarazione: la Regione Lazio infatti, ancora non ha reso noto il piano di azione nonché la tempistica di attuazione degli interventi che intende portare avanti. Il ‘masterplan’ dev’essere reso pubblico”. Lo dichiara il presidente di Assotutela, Michel Emi Maritato, il quale ha aggiunto: “E’ necessario che il presidente Nicola Zingaretti, una volta dato il via libera al finanziamento di 1,9 milioni di euro nel 2013 ‘per il trasferimento del Centro protesico e riabilitativo in capo all’Inail all’interno del Cto Alesini, come ratificato nel protocollo di intesa stipulato tra la Regione Lazio e Inail, al fine di specializzare il CTO in polo di eccellenza per la traumatologia nel Lazio’, così è scritto proprio nel decreto, specifichi come verrà gestita la chirurgia traumatologica. Il presidente del Lazio deve saper che la chirurgia orto traumatologica attualmente, rappresenta eccellenza del presidio. Oltre al fatto che è pienamente riconosciuta in tutto il centro Italia e anche nelle regioni limitrofe del sud. A questo proposito sarebbe doveroso implementare tutte quelle specialità che servono ai politraumatizzati e che negli ultimi anni sono state accorpate e ridotte. Importante che per tale specialità la Regione pensi a un finanziamento apposito da destinare direttamente al settore. “Visto che già da qualche mese fervono, nei locali del Cto, i lavori delle aree da destinare all’Inail è imprescindibile che si faccia presto per dare risposte ai cittadini, agli operatori oltre a specificare l’iter procedurale che Regione ed Asl stanno seguendo. Inoltre servirebbe che il governatore si impegnasse a sedare le ultime voci sullo smantellamento delle specialità chirurgiche e il trasferimento al Sant’Eugenio. Aspettiamo risposte chiare e definitive anche perché è passato troppo tempo nel quale hanno albergato solo le chiacchiere alimentando ansia e preoccupazione in tutti coloro politraumatizzati, che si affidano alle professionalità dell’ospedale per ritornare ad avere una vita normale”.

 

 

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