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REFERENDUM, LETTONIA, OBAMA E RENZI

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AG.RF.(Claudio Peretti).21-10-2016

“riverflash” – La cronaca dei giorni scorsi ci ha fatto sapere alcune cose separatamente, sia cronologicamente che logicamente. Vediamo ora come si possono collegare, anche se la cosa potrebbe andare di traverso ai nostri governanti.

Qualche giorno fa ci hanno detto che il nostro governo, d’accordo con la NATO, ha deciso di inviare un contingente militare italiano in Lettonia a fare “BUUUU” ai Russi. Per dire la verità non hanno detto proprio così, ci hanno detto che li mandavamo lì, non per fare paura ai Russi, ma insieme ad altre truppe della NATO perché così si doveva fare……

Poi, a questo proposito, non ci hanno detto più nulla, in quanto i telegiornali e le pagine dei giornali asserviti al potere ci hanno riempito di notizie sul viaggio di Renzi negli USA, invitato da Obama, per l’ultima cena ufficiale del suo mandato presidenziale. E qui le varie TV ci hanno fatto vedere la corte che Renzi si è portato dietro, compreso il giullare Roberto Benigni, per fare bella figura.. Durante la cena, poi, durante il discorso ufficiale, Obama ha dichiarato che lui è favorevole al “SI” al referendum costituzionale che si farà a dicembre: ma non vi sembra strano? Che glie ne frega ad Obama del nostro referendum! Lui ha quasi finito i suoi due mandati e quindi non gli importa nulla di fare dichiarazioni simili, non ci rimette nulla! Ci guadagna soltanto. Invece fa un favore a Renzi che, per ricambiare, manda 150 nostri soldati a fare BUUU ai Russi in Lettonia. Ecco svelato il mistero dell’improvvisa decisione la scorsa settimana sull’invio del nostro contingente. E’ chiaro, a questo punto, che tutto è stato preparato bene, la regia è stata ottima, tutto è stato presentato sul piatto più idoneo: l’invio dei soldati Italiani in Lettonia, con piatti di carta, tipo fast food, in modo da creare poca pubblicità: se ne è parlato appena ed ora la cosa è accuratamente taciuta.

Il pranzo dato da Obama in onore dell’Italia, invece, è sotto tutti i riflettori, la dichiarazione di Obama in favore del SI al referendum è commentata da tutti con grande enfasi.

E noi, poveri stupidi, ci caschiamo come pere mature: ma ci rendiamo conto di come manipolano le nostre menti, prima tacendo, e poi amplificando le varie notizie? Il nostro criterio di giudizio viene  facilmente alterato in questo modo, chissà quante persone hanno cambiato idea, passando dal NO al SI al prossimo referendum, dopo avere saputo dalla TV che anche il presidente degli Stati Uniti d’America è favorevole al SI. La propaganda per il SI ci costa solo un viaggio andata e ritorno sull’aereo presidenziale Italiano (300.000 € al mese in leasing) e l’invio di 150 soldati in Lettonia che ci costano, minimo, solo 10.000 € al mese cadauno (10.000 x 150 = 1.500.000 € al mese, che raddoppiano per le spese di logistica e di alloggio), oltre allo stipendio in Italia.

Renzi direbbe: “A che serve il potere se non lo si usa?” E lui lo sta usando molto bene, perché se vincesse il No al referendum, lui questo potere lo perderebbe!

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