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RASSEGNA STAMPA – Lassisti e torturatori allo stesso tempo: la giustizia in Italia

di Giuseppe Licinio  (AG.RF  19.12.2013 – ore 14)

(riverflash) – Difficile oggi trovare un filo conduttore fra le notizie. Si potrebbe iniziare facendo un parallelo fra i titoli di apertura del Corriere e di Repubblica. Il Corriere apre con l’evasione del serial killer dal carcere di Genova. «E’ evaso da un permesso premio» evidenzia nel titolo. La Repubblica, invece, apre con le reazioni europee al vergognoso trattamento riservato agli immigrati ospiti del centro di accoglienza. «Lampedusa, schiaffo dell’Ue: vi togliamo gli aiuti».

Queste due notizie mostrano come la situazione dell’amministrazione della giustizia in Italia sia tale che si creino situazioni in cui emerge un lassismo incredibile e, contemporaneamente, comportamenti lesivi dei diritti umani. Lassisti e torturatori allo stesso tempo: è la fotografia della giustizia in Italia. L’Unità e la Stampa intervistano il ministro Anna Maria Cancellieri (tema centrale delle interviste il decreto svuota carceri ma le tocca pure rispondere alle domande su Lampedusa e sull’evasione).

L’avvenimento politico che fa fibrillare i retroscenisti è la partecipazione di Renzi e Alfano alla presentazione del libro di Bruno Vespa. Di fatto è il primo confronto pubblico. Per Mattia Feltri sulla Stampa «Matteo batte Angelino 6 a 1». Imperdibile.

La legge di stabilità continua a creare problemi alla maggioranza. Critici non solo i quotidiani di centrodestra ma anche il Sole 24 ore che, dopo un editoriale di ieri del direttore molto duro contro la legge di stabilità, oggi ritorna all’attacco con Bruno Gentili («Senza scelte forti si gela la fiducia»).

Cresce la grana Telecom per il governo. È stato il senatore Massimo Mucchetti in un’intervista all’Unità a portare alla ribalta la questione della governance della compagnia telefonica passata sotto il controllo spagnolo senza che questi abbiano sganciato un euro. Vicenda rilanciata da Giorgio Meletti sul Fatto e Giovanni Pons su Repubblica.

Partiti. Repubblica e Corriere parlano del dibattito nel Pd sulle norme sul lavoro. Ritorna il dibattito sull’articolo 18. Antonella Rampino sulla Stampa ci avverte di un tormentone che sta per iniziare: che cosa dirà il Presidente della Repubblica nel messaggio di fine anno.

Cronaca giudiziaria. Il tribunale di Napoli ha assolto l’ex capo della Squadra Mobile Vittorio Pisani, accusato di avere rapporti illeciti con un camorrista. Lo scenario sul quale i giudici hanno dovuto aprire un velo è la delicata zona della ricerca delle informazioni da parte dei poliziotti per le indagini. In ogni caso per il Tribunale l’operato è stato corretto. Il direttore del Tempo, Gian Marco Chiocci, a dedicargli l’editoriale dal titolo: «Lo sbirro buono e o’ capitone» dove «o’ capitone» è il soprannome del camorrista con cui Pisani era accusato di avere rapporti.

Approfondimento

Renzi e Alfano. L’incontro fra i due segretari di partito, secondo la cronaca Mattia Feltri sulla Stampa, è stata una disfatta totale per Alfano. Articolo che unisce magistralmente cronaca e colore. Un’analisi politica più approfondita dei punti di frizione fra i due è quella di Salvatore Merlo sul Foglio. Francesco Bei su Repubblica parla di un Alfano «massacrato».

Elezioni. Due aspetti. Il primo sono i contatti diventati pubblici fra Forza Italia e Renzi per discutere di legge elettorale («si arriva in aula a gennaio» scrive Lorenzo Fuccaro sul Corriere). Il secondo è la possibilità di accorpare le elezioni politiche con le europee. «Votare europee e politiche insieme? Tecnicamente è possibile» spiega il costituzionalista Augusto Barbera al Corriere anzi, «la legge 111 del 2011 incoraggia l’accorpamento, per contenere la spesa pubblica».

Giustizia. La Stampa dedica due pagine alla vicenda del serial killer (compresa un’intervista al ministro Anna Maria Cancellieri). In particolare pubblica un’intervista anche al direttore del carcere di Genova che cerca di giustificarsi fermo restando che il nulla osta definitivo è stato disposto dal magistrato di sorveglianza. È Giovanni Bianconi sul Corriere riflette sull’aspetto più singolare della vicenda: «Disarmante che al carcere non sapessero che fosse stato condannato per tre omicidi».  Questione Lampedusa, due aspetti da evidenziare: la minaccia dell’UE di bloccare i fondi europei e le inchieste del Giornale e di Repubblica sulla gestione del centro di accoglienza e sugli appalti milionari che frutta il business degli immigrati. Il Giornale evidenzia il ruolo delle cooperative rosse mentre Repubblica, con un articolo di Alessandra Ziniti, nota come, oltre alle cooperative, gli appalti per la manutenzione siano affidati anche a ditte legate a Comunione e Liberazione. Nessuno dei due quotidiani fa notare come questa spartizione degli appalti sia abbastanza diffusa lungo la penisola. Il ministro di Giustizia Anna Maria Cancellieri spiega all’Unità alcuni aspetti del decreto legge che prevede nuovi benefici per i detenuti per poter scontare a casa il resto della pena. L’evasione del detenuto «rischia di essere un duro colpo a quanto stiamo facendo per rendere il carcere un luogo più civile», ammette il ministro.

Forconi. Flop totale della manifestazione. Si era già intuito nei giorni precedenti leggendo i giornali. Ma c’è poco rallegrarsene, scrive Giovanni Cocconi su Europa, «perché il malessere è reale». Per il leader dei forconi la scarsa affluenza è colpa dei «treni in ritardo» che non hanno permesso l’arrivo di altri manifestanti. L’avvicinarsi delle feste spinge il Fatto a titolare «Dai forconi alle forchette».

Legge di stabilità. Il Fatto descrive l’attività di lobby andata in scena in questi giorni mentre si discuteva la legge in Commissione Bilancio. «Giochi, banche e Caltagirone: il governo dei grandi favori» è il titolo dell’articolo di Marco Palombi in cui indica come i grandi gruppi guadagnano da questa legge

Questione Telecom. «Telecom salta la riforma dell’Opa. Il partito di Mediaset  in campo per favorire l’accordo con Telefonica» è il titolo dell’articolo di Giovanni Pons, una delle firme economiche più prestigiose di Repubblica. «Telecom addio: Letta affonda la norma anti-spagnoli» è il titolo del Fatto (Giorgio Meletti e Stefano Feltri).

Per quanto riguarda il mondo dell’editoria, Repubblica sottolinea come il governo non abbia prolungato il divieto ai proprietari di tv di comprare liberamente quote di giornali. Leggi Berlusconi.

Partiti. Infervora il dibattito interno al Pd sulla riforma del lavoro e dell’art. 18. Renzi frena: «Mai proposta l’abolizione». Salomonico il premier Letta: «ciò che porta occupazione è benvenuto». Dove vuole andare a parare Renzi? Il Fatto ha un sospetto o forse qualcosa di più: «Modello eataly 8 euro l’ora, cibo e precari italiani» scrive Carlo Tecce, secondo cui Renzi vuole riproporre in grande il modello Farinetti. Sul fronte Forza Italia, guai per Samorì, un altro dei tanti carneadi passati dalla corte di Berlusconi e convintosi di esserne l’erede naturale. Gli sono stati sequestrati terreni, case e yacht, dopo l’indagine a suo carico per associazione a delinquere. Memorabile una vecchia battuta di Fabrizio Cicchitto durante una riunione di partito dell’ex Pdl: «Eravamo partiti da Montezemolo siamo arrivati a Samorì».

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