RASSEGNA STAMPA DEL 29 NOVEMBRE: NUOVO PASSAGGIO IN PARLAMENTO PER IL GOVERNO, RESUSCITA L’IMU, LA VICENDA DEI MARO’

di Giuseppe Licinio  (AG.RF  29.11.2013)

(riverflash) – La notizia principale con cui aprono la maggior parte dei quotidiani è il nuovo passaggio parlamentare a cui sarà sottoposto il governo. Tre quotidiani, Manifesto, Libero e Giornale, accreditano l’ipotesi che il voto di verifica sia stata una richiesta avanzata da Forza Italia al Quirinale mentre per il Fatto è stato Napolitano e non Forza Italia a chiedere il passaggio parlamentare.

Altri temi sono le questioni interne ai partiti e la legge di stabilità e in particolare l’Imu e la reazione dei sindaci.

Un altro tema che troviamo sulle prime pagine riguarda l’ipotesi pena di morte per i marò. Il ministro degli Esteri Emma Bonino ha smentito. Sono indiscrezioni la cui autorevolezza è tutta da dimostrarsi.

Approfondimento

Governo. Il titolo più spinto è quello del Fatto («La decadenza di Letta») mentre quello più neutro è del Corriere («Verifica in aula per il governo»).

Il Corriere della Sera, attraverso l’editoriale del vice-direttore Dario Di Vico, chiede al governo «più coraggio su economia e giustizia» visto che ora Silvio Berlusconi è stato «ridimensionato» politicamente e quindi «cade l’alibi» dell’ostruzionismo di Forza Italia che in questi mesi ha rallentato l’azione di governo. In sostanza il governo ha una maggioranza più risicata ma ne guadagna in compattezza.

Claudio Tito su Repubblica parla, invece, di «tramonto della larghe intese». L’incontro al Quirinale ha sancito proprio il cambio di fase e il voto che ci sarà «ridefinirà il confine della nuova maggioranza». Un voto che serve anche a Berlusconi perché sancirà la fuoriuscita ufficiale di Forza Italia dal governo. Durante il colloquio con gli esponenti di Forza Italia, secondo il giornalista, Napolitano avrebbe fatto capire che le dimissioni da Presidente della Repubblica potrebbero essere una concreta possibilità.

Questione dei sottosegretari. «Letta ancora nel pantano: scoppia il caos dei sottosegretari» titola il Giornale in riferimento ai sottosegretari che pur avendo aderito a Forza Italia non intendono abbandonare l’incarico.

Monica Guerzoni sul Corriere parla di «sottosegretari al bivio» anche se il partito sembra frenare sulle dimissioni. Molto deciso è, invece, il governo pronto a togliere le deleghe ai sottosegretari nel caso non si dimettano nei prossimi giorni.  Il capogruppo di Forza Italia in Senato Paolo Romani dichiara al Corriere che non è stato solo il voto sulla decadenza a determinare l’uscita dalla maggioranza ma ci sono state anche altre questioni.

Berlusconi. Per Carmelo Lo Papa su Repubblica Berlusconi «cova la vendetta». «Non daremo tregua, Letta deve lasciare» è il virgolettato attribuito al Cavaliere. Un Berlusconi pronto a sfasciare tutto e quindi più estremista rispetto a come viene dipinto  dagli altri quotidiani. Adalberto Signore sul Giornale, invece dipinge un Berlusconi «rassicurato» da Napolitano.

Riforme costituzionali. Ugo de Siervo sulla Stampa mette in dubbio l’ammissibilità del ricorso alla Consulta contro alcune parti del Porcellum mentre Renato Brunetta sul Foglio ipotizza uno scenario che potrebbe verificarsi nel caso in cui la Consulta dichiarasse incostituzionale il premio di maggioranza e cioè quello della decadenza dell’intero Parlamento. Liana Milella parla della «tentazione» della Consulta di «spazzare via» il porcellum non senza concedere qualche ulteriore settimana ai partiti (ipotesi già riferita dalla Stampa il 23 novembre in un retroscena di Fabio Martini).

Per quanto riguarda la riforma della legge elettorale il ministro delle Riforme Costituzionali Quagliariello assicura che il «governo è pronto a prendere iniziative» se ci sarà ostruzionismo da parte dei partiti.

Legge di stabilità. Il Giornale e Libero proseguono la loro campagna demolitrice nei confronti della legge di stabilità. «Truffa sulla casa» è il titolo di apertura del Giornale e nell’occhiello inserisce i nomi di Letta e Alfano come per indicare i colpevoli. «Ecco l’ultima stangata: l’Imu si paga». Fabrizio Ravoni, sempre sul Giornale, definisce il premier «mister mani di forbici» e gli attribuisce la colpa di «aver scaricato» sui comuni i problemi.

Che i comuni non siano entusiasti di come si stanno mettendo le cose lo si capisce anche dalle reazioni dei sindaci. Giuliano Pisapia in una intervista a Repubblica minaccia nientemeno il premier Letta di farlo sfiduciare dal Parlamento che non tradisca gli impegni «o il Parlamento lo sfiducerà» parlando addirittura di «voltafaccia vergognoso». Il sindaco di Torino Pero Fassino parla di «esasperazione» e quindi, come si può vedere, le critiche al governo non sono un esclusiva del centrodestra.

Pd. Stasera negli studi Sky il confronto fra i tre candidati. La vicenda viene commentata in prima pagina da Laura Cesaretti sul Giornale. Per manifestare il proprio apprezzamento, ci fa sapere la giornalista, quelli di Sky hanno inventato l’applausometro da casa, «un applauso virtuale, da casa, niente circoli, niente gazebo». Un altro vantaggio per Renzi, scrive Cesaretti, perché gli elettorati di Gianni Cuperlo e Pippo Civati, per motivi diversi, hanno poca dimestichezza con i telecomandi.

Marò. il Corriere scrive che l’India sta per formalizzare le accuse contro i due marò e inoltre riprende una notizia lanciata da quotidiano locale indiano secondo cui «l’agenzia investigativa che deve istruire il processo ha chiesto al tribunale indiano che i militari italiani siano giudicati in base ad una legge che prevede come unica pena quella capitale». Il ministro degli Esteri Emma Bonino ha escluso che la pena di morte sia una pena realistica. L’intervista più interessante è quella al sottosegretario Staffan de Mistura che sul Manifesto che definisce «illazioni» le notizie diffuse dall’India.

Papa. Un arcivescovo racconta che il Papa sovente esce con lui la notte in missioni in aiuto dei poveri. Questa notizia, apparsa su tutti i giornali, se non è vera è ben studiata.