Coppa di Africa dal 13 gennaio
header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

RASSEGNA STAMPA – CRESCI I FIGLI: SCHIFANI CHIEDE LE PRIMARIE PER SCEGLIERE IL LEADER DEL CENTRODESTRA.

AG.RF  (Giuseppe Licinio). 06.02.2014.

“riverflash” –

 

rassegne-stampa-giornali

Sommario

Il principale tema di apertura di oggi è ancora una volta il rapporto fra Renzi e Letta, e in particolare l’ipotesi di un cambio alla guida del governo.
Altro tema è la decisione del Presidente del Senato, Piero Grasso, di costituire il Senato parte civile al processo di Napoli in cui Berlusconi è imputato per la compravendita di senatori. Questo naturalmente agita le acque della politica. Basta mettere a confronto il neutro titolo di Repubblica («Berlusconi, il Senato parte civile») con quello abbastanza forte del Giornale («Nelle mani dei boia»). Il Consiglio di Presidenza del Senato, a cui Grasso aveva chiesto un parere consultivo,  aveva deciso a maggioranza di non costituirsi parte civile ma il Presidente ha deciso di non tenerne conto. Il Fatto riassume così le due notizie: «Berlusconi torna padrone del Senato ma Grasso lo sgambetta».

Oggi inizia la procedura di impeachment nei confronti del Presidente della Repubblica. Una iniziativa che non avrà nessuno sbocco concreto perché tutte le forze politiche hanno dichiarato la loro contrarietà alla denuncia  del M5S.

Laura Boldrini, con una lettera a Repubblica, risponde a un precedente articolo di Barbara Spinelli e scrive che «l‘uso della “ghigliottina” non si ripeterà».

Sul fronte del centrodestra, i giornali di area pubblicano dei sondaggi in cui il centrodestra risulterebbe in vantaggio. Il Ncd, galvanizzato dal ruolo determinante per la vittoria, alza il prezzo e chiede le primarie con Renato Schifani intervistato da Libero.

Si amplifica la notizia, data ieri dal Fatto, della decisione del Segretario Generale della CGIL Susana Camusso di chiedere sanzioni contro il Segretario della FIOM Maurizio Landini per non essersi adeguato alle decisioni del Direttivo della CGIL. La stessa CGIL aveva smentito l’esistenza di un commissariamento, ma solo una richiesta di chiamamento alla commissione statutaria. Questione ripresa da tuti i quotidiani, perfino dall’Unità che ieri aveva preferito glissare.

Esteri. Sono il Messaggero e il Fatto a dare il giusto rilievo alla clamorosa notizia che le navi piene di veleni provenienti dagli impianti chimi di Assad, non solo non sono partite dalla Siria, ma non sono nemmeno ancora state caricate. Quindi abbiamo i sindaci della Piana di Gioia Tauro già schierati con i fischietti e gli striscioni per protestare contro l’arrivo delle navi ma tali navi devono ancora salpare. Damasco accampa pericoli di sicurezza, scrive il Messaggero.

Approfondimento

Questione Renzi-Letta. Oggi c’è la direzione del Pd. Ufficialmente servirà per parlare di riforme istituzionali, in realtà, scrive Alessandro Trocino sul Corriere, il vero scopo è verificare la tenuta del governo. «Un caos di dichiarazioni, illazioni e interpretazioni» scrive Monica Guerzoni. Di sicuro una giornata difficile in cui si capirà se si va verso il Letta bis, il Renzi 1 o una soluzione di continuità.

Tutti i retroscena descrivono una situazione molto complicata in cui si moltiplicano i politici, soprattutto del centrosinistra, che chiedono esplicitamente a Renzi di prendere la guida del governo (qualcuno in buonafede, qualcun altro meno). Per Claudio Cerasa sul Foglio non sono solo i big del Pd a fare questa richiesta ma anche la quasi totalità dell’establishment economico, visto che il premier Letta non è più in grado di prendere le decisioni che contano. Nell’articolo sono elencati tutti i potenti che hanno individuato in Renzi il cavallo su cui puntare.

Laura Cesaretti sul Giornale e Franco Bechis su Libero concordano nel dire che la strategia di Renzi è di sostituire il Ncd di Alfano con una pattuglia di dissidenti grillini. Sul rapporto fra Napolitano e Letta, mentre tutti i quotidiani parlano di un sostegno del Quirinale al governo, per Libero invece il Colle «molla Monti e Letta» e quindi prenderebbe le distanze dal governo. Il mondo dei retroscena è molto vario.

Senato parte civile. «Dovere morale» lo ha definito Pietro Grasso. Pesanti, però, le ripercussioni politiche, stando a quello che scrivono tutti i commentatori. Infuocate le reazioni degli esponenti dei Forza Italia. Lo stesso Berlusconi avrebbe definito il fatto «un’imboscata per far saltare l’accordo con Renzi» discolpando in qualche modo il segretario del Pd e attribuendo la colpa a chi vuole affondare Renzi. Il neo portavoce o consigliere del principe Giovanni Toti parla di «atto incivile» e Brunetta di «colpo a freddo alla pacificazione» (da cui si presume che eravamo in un clima di pacificazione)

Linda Lanzillotta sul Corriere articola meglio il suo “no” alla costituzione di parte civile. «Noi non siamo immorali» sostiene la Lanzillotta alludendo polemicamente alle dichiarazioni di Grasso in cui parla di «dovere morale». Tema scivoloso quello del rapporto fra morale e politica.  Del processo in sé parla Marco Lillo sul Fatto, che pronostica una prescrizione sicura (attingendo nell’articolo alla sua precedente esperienza di avvocato). Completamente schierata a favore di Grasso la Repubblica che, con un commento di Gianluigi Pellegrino, fa notare come tra l’altro, la decisione era in un certo modo «dovuta» perché la magistratura aveva indicato il Senato «come parte offesa».

Naturalmente di altro tenore il commento dei quotidiani di centrodestra. L’editoriale sul Giornale è firmato dal vicedirettore Salvatore Tramontano che parla di Berlusconi «nelle man dei boia» identificati in Grasso e Napolitano e coglie il destro per attaccare Angelino Alfano e chiedergli come mai a parole si senta organico al centrodestra e in concreto però rimanga saldamente attaccato al governo.

Boldrini. La presidente della Camera Laura Boldrini scrive una lettera a Repubblica (pubblicata a pagina 25 senza nessun richiamo in prima) in cui afferma che non farà più ricorso alla “ghigliottina” (cioè a quella norma del regolamento che stronca qualsiasi tecnica ostruzionistica dell’opposizione) e ci informa inoltre di aver scritto al Presdiente Letta per limitare il ricorso ai decreti-legge, «perché il lavoro parlamentare non può consistere quasi totalmente nel loro esame». Un pesante affondo contro il premier che alla fine pagherà così il prezzo più alto delle baruffe in Parlamento.

Centrodestra. Schifani su Libero chiede «le primarie» nel centrodestra per scegliere il leader della coalizione dei «moderati» di centrodestra (di cui fanno parte, per la cronaca, Ignazio La Russa e Roberto Maroni). Schifani da quindi per scontato che Berlusconi non possa candidarsi.

CGIL. La nota della CGIL in cui smentiva il commissariamento della FIOM non è stata presa molto su serio ai quotidiani. «CGIL nel caos» insite il Fatto. «Camusso nega provvedimenti disciplinari ma ha già fatto il primo passo per sanzionare Landini». Il duello fra i due ruota sull’accordo sulla rappresentanza, scrive il Fatto. Della questione si occupano tutti i quotidiani fra cui il Manifesto che intervista Giorgio Cremaschi, il rappresentante Fiom ancora più a sinistra di Landini, che parla di «crisi totale del sindacato». Un augurio di buon lavoro, insomma.

rassegne-stampa-giornali

Nessun Commento »

Puoi lasciare una risposta, oppure fare un trackback dal tuo sito.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Lascia un commento


Heads up! You are attempting to upload an invalid image. If saved, this image will not display with your comment.

*