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QUIRINALE: ELEZIONE NUOVA PRESIDENTE VECCHO

(riverflash) – E la prima volta che succede in Italia: Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica uscente, è stato “rieletto” Presidente, avendo raggiunto e superato il quorum (504 voti) e ottenuto l’elezione con 738 voti, risultato che ha messo tutti d’accordo tranne il “solito” Grillo che ha parlato di “golpe”, aizzando la gente a scendere in piazza com’è ormai consuetudine nei suoi interventi. Tutti in piedi dunque in Parlamento ad applaudire Giorgio Napolitano, forse più che lui il suo “coraggio” di affrontare a 87 anni una situazione a dir poco delicata “è una prova importante in un momento difficile” sono state le sue prime parole. D’altronde il suo secondo mandato è stato votato da Pd, Pdl, Lega Nord e Scelta Civica, mentre il Movimento 5stelle ha votato Stefano Rodotà il quale ha ringraziato per la “fiducia accordata in Parlamento”. Ma Beppe Grillo non ci sta e continua la sua protesta che sicuramente ha sortito i suoi effetti sulla gente, visto che ieri sera davanti al Parlamento c’erano numerose persone in attesa che i politici uscissero per “guardarli in faccia” ed esprimere pubblicamente il loro dissenso per essere stati presi in giro per tutto questo tempo, tanto che la piazza è stata presidiata dalla polizia. “E’ inaccettabile che si parli di golpe”, ha dichiarato il presidente della Camera, Laura Boldrini, “si è arrivati a questa decisione a seguito di un percorso democratico”; lo sconfitto Pierluigi Bersani parla di risultato “eccellente” e ringrazia Napolitano per aver tolto le castagne sul fuoco e Silvio Berlusconi applaude alla saggia decisione e critica ancora una volta la “comica marcia” di Grillo su Roma. Domani quindi il Presidente procederà il al suo giuramento sulla Costituzione ed inizierà così il suo difficile compito di trovare un accordo tra i partiti per dare un governo stabile al nostro Paese. La frenetica giornata di ieri si è conclusa con una decisione che apparentemente (tranne Grillo) mette tutti d’accordo ma suona un po’ come “mettere una pezza” su una situazione veramente complicata, che lascia molti dubbi…. Occorreva davvero tutto questo tempo per arrivare al nuovo (elezione del Presidente della Repubblica), riutilizzando il “vecchio” (Napolitano)? Ma veramente l’Italia non aveva altre soluzioni? Dopo le candidature “bocciate” e un partito (Pd) prima spaccato e poi distrutto, sarà veramente questo il modo giusto per ricominciare? La cosa più sconcertante forse è il fatto che i nostri politici non riescano a creare nulla di nuovo senza ricorrere a ciò che già esiste…. Come dire: “cambiare tutto per non cambiare nulla”….. l’unica a perdere in questa situazione è la speranza che qualcosa possa davvero cambiare nel nostro Paese…

AG.RF. (MP) 21.04.2013

 

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