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QUESTO PAZZO PAZZO CLIMA… CALDO E ASSENZA DI PIOGGIA STANNO SCONVOLGENDO LA NATURA

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AG.RF.(MP).27.12.2015

 “riverflash” –  Il clima è impazzito, non piove e fa caldo… e così a Natale impazzano le zanzare e fioriscono le mimose, i fiumi sono allo stesso livello dei periodi estivi e i ghiri non vanno in letargo. E non è tutto perché in Sicilia e non solo, molti hanno voluto festeggiare il Natale, con un bel tuffo al mare. Ma cosa sta succedendo? Nessuno sa spiegarlo, i metereologi non si pronunciano, l‘unica cosa certa, in questi ultimi giorni dell’anno, è che non si prevedono precipitazioni a breve termine. E così sono compromesse anche le vacanze di coloro che avevano deciso di trascorrere le feste in montagna, perché naturalmente, grande assente è la neve e, nonostante l’aiuto dei mezzi per “spararla” sulle piste, molti impianti sciistici risultano chiusi, con grave danno per il turismo locale. Insomma, questo pazzo pazzo clima, sta creando non pochi problemi, ad iniziare dallo smog, che a fatto “alzare” di molto il livello delle polveri sottili, creando il problema del blocco del traffico in alcune città e del ricorso alle targhe alterne in altro, per finire ai pesanti danni all’agricoltura, vista l’invasione di insetti patogeni che generalmente in inverno, vengono respinti dal freddo invernale. Anche il raccolto quindi è a rischio, perché il grano ad esempio, è più alto del normale e se all’improvviso dovesse piovere e far freddo improvvisamente, verrebbe tutto compromesso. “Siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi con pesanti effetti sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro tra alluvioni e siccità che è stata particolarmente violenta nel 2003, 2007 e 2012”, hanno dichiarato dalla Coldiretti. Ora dunque, non resta che aspettare l’auspicato cambiamento, quello che dovrebbe “resettare” tutto e riportare le temperature su valori stagionali “normali” e soprattutto l’auspicata pioggia per “salvare” l’agricoltura e rendere l’aria più respirabile eliminando così anche i problemi legati al divieto di circolazione delle macchine inquinanti.

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