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QUANTO DURANO GLI OGGETTI PRIMA DI DISPERDERSI NELL’AMBIENTE? LE CARD 1.000 ANNI

(riverflash) – Nella vita di tutti i giorni l’uomo si sbarazza delle cose inutili, illudendosi che, togliendole dalla sua vista spariscono magicamente. Per esempio una bottiglia di vetro occupa 4.000 anni a disperdersi nell’ambiente e, essendo il vetro composto da silicio, non inquina. Ma resta a testimoniare la presenza umana, per esempio, su spiagge incontaminate o sulle vette delle montagne. Lo smaltimento dei rifiuti non è solo un problema di inquinamento, ma della loro resistenza nel tempo. Per esempio il filtro di una sigaretta non è di per se un materiale inquinante, ma se, ad esempio, lo ingerisce un roditore può rivelarsi letale per l’animaletto.

L’intenzione di quest’articolo non è individuare quanto i materiali resistenti al tempo possano inquinare, ma è rendere consapevoli i lettori di quanto gli oggetti riprodotti nella tabella, impieghino a scomparire. Il sacchetto di plastica, oggi vietato ma non scomparso, riesce a resistere per più di un secolo. Niente rispetto al materiale con cui vengono confezionati i bancomat, le carte di credito, le patenti di guida, le numerose card offerte da supermercati e parcheggi: resiste 1.000 anni! Roba da brividi! Qualcuno, però, dovrebbe spiegarci quale è la priorità e perché nessuno metta al bando le card che vengono prodotte in copie abbondanti per sempre più diversificati utilizzi.

AG.RF  25.03.2013

 

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