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QUANDO L’EVENTO SPORTIVO SUPERA QUELLO POLITICO

24420406_coppa-italia-2013-rai-beffata-sul-la-finale-1[1]“riverflash” – Sarà una giornata importante quella di oggi per tutti i romani; due sono gli eventi che li terranno con il fiato sospeso: le elezioni comunali per scegliere il nuovo sindaco della città e la finale di coppa italia tra Roma e Lazio, che assegnerà anche il diritto di un posto in Europa League. Fin qui tutto bene, ma quando i media “caricano” questi “normali” eventi politici e sportivi, di significati che di fatto non hanno, allora sì che potrebbero sorgere problemi veri. Ma andiamo con ordine: venerdì sera si è conclusa la campagna elettorale dei 4 candidati a sindaco di Roma: Gianni Alemanno, Ignazio Marino, Alfio Marchini e Marcello De Vito che hanno concluso la campagna elettorale in piazze semivuote e questo “particolare” se così lo vogliamo chiamare, è quasi passato inosservato e non ci si è minimamente soffermati sul fatto che l’astensionismo potrebbe essere il nemico più pericoloso di queste elezioni che dovrebbero decidere chi sarà a guidare la nostra città. Una piazza semivuota è il segnale che la gente è stanca, stanca di pagare tasse, subire aumenti e soprattutto di sentire dai politici le solite promesse non mantenute. L’astensionismo sarebbe veramente una sconfitta per la politica romana e italiana perché ciò vorrebbe dire che a governare sarebbe “il meno peggio” per dirla alla romana, quello che coloro che andranno a votare, sceglieranno tanto per non finire appunto peggio di come stiamo. Ma nonostante questa delicata situazione di crisi generale che l’Italia sta vivendo, i giornali e le televisioni di cosa parlano? Non dell’evento sportivo in sé e per sé che si svolgerà oggi allo stadio olimpico di Roma (la finale appunto di coppa Italia tra Roma e Lazio), ma delle minacce che i giocatori della Lazio avrebbero ricevuto due giorni fà sui propri personali telefonini con “l’invito” a perdere la partita,  minacce poi confermate dallo stesso presidente della Lazio, Claudio Lotito. Ma che senso ha tutto ciò? Riportare notizie è sicuramente il principale compito del giornalista ma sottolineare questi aspetti “inquietanti” alla vigilia di un match che già di per sé si presenta “a rischio” non aumenta forse la possibilità di poter assistere ad ulteriori episodi di violenza’ E la seconda domanda è: mentre Roma, (la città più bella del mondo ma con mille problemi: mancanza di pulizia, mobilità, sicurezza e chi più ne ha più ne metta), sta aspettando di conoscere il nome del suo nuovo sindaco, quello che dovrebbe ricostruire tutto ciò che è stato distrutto e porsi come guida e punto di riferimento per tutti i romani, è giusto mettere in primo piano un evento sportivo, sebbene importante, che alla fine altro non è se non una partita di calcio? Non esistono forse problemi più “seri” da affrontare al posto di gettare benzina sul fuoco su una finale di calcio che dovrebbe rappresentare una festa dello sport, della civiltà e della correttezza?

AG.RF. (MP) 26.05.2013

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