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PUO’ UNA SFIDA DI CALCIO FINIRE IN PARLAMENTO? PRESENTATA INTERROGAZIONE SU JUVE ROMA

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AG.RF.(MP).07.10.2014

 “riverflash” – Ma con tutti i problemi che ci sono nel nostro Paese, tra crisi economica, polemiche, emergenza lavoro e immigrati e chi più ne ha ne metta…. può una partita di calcio finire in Parlamento? Evidentemente sì, visto che il ministro Pier Carlo Padoan e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport, Graziano Delrio, si sono visti recapitare sul tavolo, un’interrogazione parlamentare a firma di Marco Miccoli (Pd) e Fabio Rampelli (Fratelli d’Italia) che guarda caso sono riusciti a “mettersi d’accordo” per chiedere giustizia per una partita di calcio…. Dunque le larghe intese funzionano quando si vuole…… e si riesce anche ad andare oltre le ideologie politiche…… La motivazione di tale “bizzarra” interrogazione, è stata il fatto che sia la Roma che la Juventus sono società quotate in borsa, e quindi gli incredibili errori arbitrali, oltre a falsare il campionato e minare la credibilità del Paese, incidono anche sugli andamenti della quotazioni borsistiche. Per questo dunque, il ministro Padoan è stato “invitato” a chiarire se “si possono essere verificati atti che ledono le normative vigenti, svantaggiando e penalizzando gli incolpevoli azionisti”. E ancora: “Si ritiene che la partita di ieri, trasmessa in tutto il mondo, abbia dato una pessima immagine del Paese. Meritocrazia e qualità vengono messi in secondo piano a favore di decisioni errate. Più che dell’articolo 18, sono sicuro che gli imprenditori stranieri siano messi in fuga soprattutto da questa arbitrarietà e mancanza di certezza nell’applicazione delle regole, assolutamente impensabile in qualsiasi altra parte del mondo civilizzato. A Roma c’è l’americano Pallotta che continua ad investire in Italia. Speriamo che ieri non abbia visto la partita. O, almeno, che l’abbia dimenticata in fretta.”. Parole pesanti queste, appoggiate da Fabio Rampelli che ha annunciato di aver presentato un’interrogazione parlamentare su Juventus-Roma e sul comportamento dell’arbitro Rocchi “che avrebbe potuto e potrebbe far scaturire incidenti dalle conseguenze incalcolabili. A tutto c’è un limite. Gli italiani pagano fior di quattrini per il campionato di calcio e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Delrio, che detiene la delega allo sport, ha il dovere di spiegarci come intenda garantire risultati ottenuti per esclusivi meriti sportivi”. Queste dunque, sono le motivazioni dalle quali è scaturita la decisione di rivolgersi al Governo,  decisione che ha fatto insorgere molti tifosi di tutte le squadre calcistiche (anche di Roma e Juve) e ha fatto arrabbiare i cittadini: “i politici dovrebbero pensare alle molteplici criticità del Paese e dedicarsi alle cose serie”…. “come mai le larghe intese funzionano solo di fronte ad un pallone?”, sono tutti su questo tono i twitter che si leggono sul web…. E già, aggiungiamo noi, sicuramente esistono problemi più seri da affrontare nel nostro Paese e non si possono prendere in giro in questo modo i cittadini, facendo finta di agire per la loro tutela…..per “difendere” la propria fede calcistica, dietro un interrogazione parlamentare……. Povera Italia…..

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