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PROCESSO MAFIA CAPITALE, SALVATORE BUZZI E MASSIMO CARMINATI: ESCLUSA L’ASSOCIAZIONE MAFIOSA – PENE DA RICALCOLARE

COMBO BUZZI CARMINATI

AG.RF.(redazione).23.10.2019

“riverflash” – Un vero e proprio colpo di scena, quello avvenuto nel processo “Mondo di Mezzo”, più noto come “Mafia Capitale”: la Cassazione, dopo aver riconosciuto l’articolo 416 per Buzzi e Carminati nella sentenza d’appello, ha escluso l’accusa di associazione mafiosa. L’accusa ai due, ruotava intorno alla costituzione di una “nuova” mafia, estesa nel mondo degli appalti della Capitale. Mercoledì scorso la procura generale della Cassazione aveva chiesto la sostanziale convalida della sentenza d’appello. Ora dunque, ci saràun nuovo processo d’appello calcolare nuovamente le pene per Salvatore Buzzi, Massimo Carminati e i principali imputati (32 in tutto) del processo al Mondo di mezzo dopo che la Cassazione ha dichiarato esclusa l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso, riqualificata dalla Suprema Corte in associazione a delinquere “semplice”. Tra gli imputati per i quali dovrà essere ricalcolata la pena ci sono Luca Gramazio, ex capogruppo Pdl alla Regione Lazio, e Franco Panzironi, ex ad dell’Ama. Inoltre, per quanto riguarda Buzzi, la Cassazione lo ha assolto da due delle accuse contestategli, di turbativa d’asta e corruzione, mentre per Carminati cade anche un’accusa di intestazione fittizia di beni. In conseguenza della riqualificazione del reato di associazione mafiosa in associazione a delinquere semplice, la Cassazione ha pure annullato alcuni risarcimenti nei confronti delle parti civili, tra cui associazioni antimafia. Immediata la reazione della sindaca, Virginia Raggi: “Questa sentenza conferma comunque il sodalizio criminale. È stata scritta una pagina molto buia della storia di questa città. Lavoriamo insieme ai romani per risorgere dalle macerie che ci hanno lasciato, seguendo un percorso di legalità e diritti. Una cosa voglio dire ai cittadini onesti: andiamo avanti a testa alta”. “La Corte di Cassazione – ha dichiarato il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra – la sentenza della Corte d’appello di Roma: Buzzi e Carminati nella capitale non avevano costituito un sodalizio di stampo mafioso che, (mediante l’intimidazione solo paventata e la leva della corruzione), aveva in pugno tanti uffici dell’amministrazione comunale capitolina, ottenendo appalti ed affidamenti in maniera del tutto illecita. A Roma non c’era mafia. Secondo la Cassazione. Le sentenze si rispettano. Ma le perplessità, i dubbi, le ambiguità rimangono  tutte”.

Fonte:  Ansa

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