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PREMIER BRITANNICO MAY FIRMA LETTERA NOTIFICA ARTICOLO 50 PER USCITA DALLA UE – AVVIATO L’ITER

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AG.RF.(redazione).29.03.2017

“riverflash” – Il premier britannico Theresa May ha firmato la lettera che aprirà formalmente l’iter per la Brexit. La notifica formale dell’attivazione dell’articolo 50 del Trattato di Lisbona, come si legge sulla Bbc, verrà consegnata al presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk. Il 23 giugno 2016 la maggioranza dei cittadini del Regno Unito ha “scelto” di uscire dall’Europa e questa decisione è stata formalizzata dalla May appunto, per richiedere l’attivazione dell’articolo 50 del Trattato di Lisbona che definisce la procedura per lasciare volontariamente l’Unione europea. Ma cos’è il trattato di Lisbona? Firmato il 13 dicembre 2007 (entrato in vigore il 1° dicembre 2009), è composto dal Trattato dell’Unione europea (TUE) e dal Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE). L’articolo 50, nello specifico recita: “Ogni Stato membro può decidere di ritirarsi dalla Ue in conformità alle proprie norme costituzionali, “lo Stato membro che decide di farlo deve informare il Consiglio europeo e negoziare un accordo sul ritiro, stabilendo inoltre le basi giuridiche per il futuro rapporto con l’Unione europea. L’accordo deve essere approvato da una maggioranza qualificata degli Stati membri, dopo aver avuto il consenso del Parlamento europeo”, “sono due gli anni a disposizione dal giorno in cui si chiede l’applicazione dell’articolo 50 per concludere un accordo, ma il termine può essere esteso, “la maggioranza qualificata è definita dall’articolo 238 (3, B) del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea”, “se successivamente lo Stato che ha lasciato l’Unione vuole tornare a farne parte deve ricominciare le procedure di ammissione, secondo quanto stabilito dall’articolo 49”. Tutto ciò racchiuso in 4 comma. Ora dunque, la Gran Bretagna ha iniziato a muovere i primi passi (ufficialmente) per uscire dall’Unione Europea, la Scozia sta iniziando invece il suo cammino per uscire dalla Gran Bretagna, “Non è il momento”, dice la May e allora “Lo faremo al momento giusto”, replica Nicola Sturgeon, premier del governo di Edimburgo: cioè nell’autunno 2018, quando il negoziato fra Londra e Ue sarà già concluso per permettere ai parlamenti di ratificare l’eventuale accordo entro i due anni di tempo previsti della trattativa.
Si profila così un drammatico braccio di ferro legale e costituzionale fra Gran Bretagna e Scozia.

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