PRECIPITA LA SITUAZIONE DEI DUE MARO’ IN INDIA: ENTRO 48 ORE IL GOVERNO DECIDERA’ SULLA PENA DI MORTE

AG.RF.(MP).10.01.2014.(ore 13.50)

“riverflash” – Proprio pochi giorni fà era stata dal ministro degli Esteri indiano, Salman Khurshid, era stata esclusa la possibilità dell’applicazione della pena capitale, ai due militari italiani, accusati dell’omicidio di due pescatori. Ora però la situazione è cambiata e Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, prigionieri in India dal febbraio del 2012, rischiano la pena di morte. La decisione verrà presa entro 48 ore, secondo quanto affermato dal governo indiano. Tutto ciò a seguito di un accordo in base al quale è stato dato alla Nia (la polizia investigativa indiana) il via libera per presentare le accuse ai sensi della sezione 3 del “Sua act”. Dopo avere completato l’indagine sul caso, secondo quanto riportato dal quotidiano l’Hindustan Times, la Nia ha invocato la sezione 3 della legge, che recita così: “un atto che provoca la morte di una qualsiasi persona, deve essere punito con la pena di morte”. Ma, dal momento che il ministero degli Esteri indiano aveva garantito al governo di italiano che non avrebbe condannato i due marò, la questione era rimasta in sospeso per più di un mese. Ora però si sta aprendo un nuovo scenario e la paura per i due militari è che la norma possa ricevere i via libera dalla Nia, anche se si riferisce soltanto ad atti terroristici o di pirateria che hanno coinvolto navi battenti la bandiera indiana , (come il battello a bordo del quale si trovavano i due pescatori il cui omicidio è attribuito appunto a Latorre e a Girone) e in questo caso,  la norma potrebbe anche essere applicata ad un atto che non ha nulla di terroristico. Ora non resta che aspettare le decisioni del governo indiano, mentre i due marò e i loro familiari, stanno vivendo un momento drammatico….. e ancora una volta ci si chiede:”ma il governo italiano non poteva veramente fare nulla di più per riportare a casa i due militari”?