“PERMESSO, GRAZIE, SCUSI”: LE TRE PAROLE SUGGERITE DA PAPA FRANCESCO PER LA PACE E LA GIOIA IN FAMIGLIA

AG.RF.(MP).29.12.2013.(ore14.3)

“riverflash” – In una piazza gremita nonostante la giornata non proprio clemente, Papa Francesco ha recitato come tutte le domeniche il tradizionale Angelus, dedicandolo oggi alla famiglia, alla fuga di Gesù in Egitto e ai migranti di tutto il mondo. Le tre parole utilizzate questa mattina all’immensa folla presente, indirizzate proprio alle famiglia e alla possibilità di vivere sereni e in pace all’interno di esse, sono state: “permesso, grazie, scusi”, che secondo la sua spiegazione significano: non essere invadenti e chiedere permesso, ringraziare sempre e quando uno si accorge di aver fatto qualcosa di sbagliato, aver il coraggio di chiedere scusa. Il pontefice ha poi parlato della situazione drammatica dei profughi che ogni giorno fuggono dalla propria terra a causa della fame e delle guerre, sperando di trovare un rifugio migliore. “Le loro legittime aspettative si scontrano con situazioni complesse e difficoltà che sembrano a volte insuperabili e occorre quindi pensare al loro dramma, perché queste persone sono vittime del rifiuto e dello sfruttamento e occorre pensare anche ad altri esiliati, io li chiamo ‘esiliati nascosti’, ad esempio gli anziani che spesso in famiglia vengono considerati sono persone ingombranti. Certe volte per sapere come vanno le cose in una famiglia, penso che sia necessario vedere come in essa vengono trattati i bambini e gli anziani”. La famiglia in primo luogo quindi, e con essa tutti i valori che vanno rispettati e condivisi. Papa Francesco ha terminato il suo discorso raccomandando dunque gioia e serenità in famiglia e come è ormai su consuetudine, si è congedato con “buona domenica e buon pranzo a tutti”.