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PDL SUL PIEDE DI GUERRA: ORA IL GOVERNO RISCHIA VERAMENTE DI ANDARE A CASA

AG.RF. (MP) 18.08.2013

 

“riverflash” – Lo stanno dicendo da giorni e non è più una novità: il Pdl difende a spada tratta Silvio Berlusconi e annuncia che il governo cadrà se il loro leader verrà fatto fuori. Una situazione complicata è uno scenario molto incerto è quello che si presenta in questi giorni: il tempo stringe, occorre decidere e farlo in fretta perché è impossibile non ammettere che la vicenda Berlusconi in merito alla condanna dopo la sentenza Mediaset, sta tenendo il governo appeso ad un filo. images[10]Ma ci sarà ancora un futuro politico per quest’uomo? E’ ciò che si chiedono in molti ma è difficile dare una risposta. Al momento, dopo la dichiarazione fatta da Marina Berlusconi che si è tagliata fuori dalla possibilità di guidare la nuova (per modo di dire) coalizione di centro destra e cioè la nascita del nuovo partito di Forza Italia che avverrà a settembre, Berlusconi resta di fatto il leader incontrastato della coalizione e questo nessuno l’ha mai messo in discussione. Ora ci si chiede cosa succederà dopo la nota del Quirinale, fin troppo esplicita, che ha escluso chiaramente un possibile ritorno alle urne e dopo l’amarezza di Berlusconi che non vuole chiedere la grazia a Napolitano perché ciò significherebbe accettare una sentenza “ingiusta” e non ci sta nemmeno ad essere dichiarato ineleggibile perché, come da lui stesso ammesso ieri, “le procure mi farebbero a pezzi”. E allora? Allora la tenuta del governo è tutta da costruire mentre il Pdl fa un pressing continuo per il salvataggio del suo leader e mentre la data del voto sulla decadenza di avvicina sempre più. Il governo vuole assolutamente far fuori Berlusconi, questo concetto è chiarissimo; ma è altrettanto chiaro che, per raggiungere questo obiettivo, forse la posta in palio è proprio quella della decadenza dell’attuale esecutivo. Ma ciò non conviene a nessuno, perché verrebbe vanificato il lavoro fatto finora dal governo ( giusto o sbagliato, questo dipende dalle idee di ognuno di noi) e tutto ciò andrebbe a discapito della stabilità (già ampiamente minata) del nostro Paese. Insomma, spirito costruttivo e volontà di mediazione che rappresentano i presupposti irrinunciabili per tenere in piedi un governo di larghe intese, tenuto da forze politiche così diverse tra loro per intendimenti e obiettivi,  non ci sono affatto e in questo modo è impossibile che un esecutivo possa andare avanti; e mentre di discute, si fanno polemiche a destra e sinistra e si lanciano quotidiane minacce, a rimetterci, nemmeno a dirlo, è la stabilità e l’immagine della nostra Italia disastrata……

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