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PDL – FORZA ITALIA: CRONACA DI UNA SCISSIONE ANNUNCIATA

images[3]AG.RF.(MP).16.11.2013

“riverflash” – Era nell’aria. La scissione tra il Pdl e la nascita della nuova Forza Italia si percepiva e a nulla è servito il faccia a faccia di 3 ore tra Berlusconi e Alfano per tenere unito il centrodestra. Alla fine il segretario del Pdl, Angelino Alfano, l’uomo sul quale il cavaliere aveva puntato tutto per il proseguimento del Pdl in caso di una sua ormai scontata, uscita dalla scena politica, ha fatto un dietrofront, annunciando  pubblicamente di non essere intenzionato ad aderire a Forza Italia, dividendo di fatto “falchi” e “colombe del partito”. La spaccatura è arrivata dopo giorni di tensioni e polemiche proprio in vista del Congresso Nazionale del partito che si svolgerà questa mattina, dopo gli inutili tentativi dei giorni scorsi e visto che, secondo Alfano, attualmente il partito è in mano agli estremisti, “l’unica via percorribile è quella della separazione, anche se continueremo ad essere amici e sostenere Berlusconi. Fine di un rapporto dunque, che li teneva uniti da 5 anni, fin da quando Alfano, giovanissimo (38 anni), fu nominato ministro della Giustizia. E ora cosa succederà? Nasceranno nuovi gruppi parlamentari, orientati verso i valori e gli obiettivi del centro destra, si ma quali? Gli unici due punti condivisi  tra il Pdl e il nuovo Forza Italia sembrano essere al momento la riduzione delle tasse e la battaglia per una giustizia più equa. La scissione del partito ha naturalmente avuto i suoi effetti: il primo è stato quello relativo alle dimissioni di Renato Schifani da presidente dei senatori del Pdl, il quale “avendo preso atto della costituzione del nuovo gruppo al Senato, nato da una costola del Pdl, ritengo doveroso rassegnare le mie dimissioni da presidente del gruppo del Popolo della Libertà a Palazzo Madama”. E via via tutti gli altri ad iniziare da Maurizio Lupi, hanno voluto esternare il loro rammarico per la situazione venutasi a creare, sottolineando il dispiacere per la decisione della creazione di gruppi autonomi, sempre comunque in armonia con il governo, fino ad arrivare a Maurizio Gasparri, dichiaratamente contro chi ha spacca Pdl e per questo  “non avrebbe né partito né governo”. Una situazione difficile quella che si è venuta a creare tra i due “schieramenti” con Silvio Berlusconi nel mezzo, il quale, secondo lo stile che gli è proprio (quello che rifiuta le mezze misure), annuncia: “chi non è d’accordo sui valori e i principi di Forza Italia, se ne può anche andare”. Va dritto per la sua strada dunque il cavaliere, e questa mattina in occasione del Congresso Nazionale, probabilmente assisteremo a nuovi scenari….. “Cronaca di una morte annunciata” ……. è questo lo scenario che più di addice all’attuale situazione……

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