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PADOAN: LA CADUTA DEL PIL IN ITALIA È SUPERIORE A QUELLA DEL 1929

Padoan a G20,grandi progressi Italia in agenda riformeAG.RF 02.10.2014 (ore 18:48)

(riverflash) – L’economia globale è più debole del previsto, il Fondo Monetario è pessimista. L’Italia arranca e, nonostante Renzi sprizzi ottimismo da tutti i pori, Pier Carlo Padoan, ministro dell’Economia, sta con i piedi piantati a terra e, con l’aggiornamento del Documento di economia e finanza, ammette: “In termini cumulati la caduta del Pil in Italia è superiore rispetto a quella verificatasi durante la Grande Depressione del ’29. L’area dell’euro è a un bivio, i Paesi in assenza di interventi rischiano di avvitarsi in una spirale di stagnazione e deflazione”.

Padoan rincara la dose di pessimismo non troppo velata: “Occorre muovere con decisione su più fronti nella consapevolezza che in assenza di una ripresa robusta la tenuta del tessuto produttivo e sociale risulterebbe a rischio, la ricchezza delle famiglie minacciata, le prospettive dei giovani compromesse”.

Dal canto suo l’Italia mette un punto fermo sugli impegni presi garantendo fin da ora che se non ce la farà nel 2015, l’anno successivo i soldi mancanti saranno chiesti ai contribuenti e scatteranno in automatico gli aumenti dell’Iva e delle altre imposte indirette per un controvalore di 12,6 miliardi sul 2016, 17,8 miliardi nel 2017 e 21,4 miliardi nel 2018.

Critico e pessimista sul futuro dell’Europa senza un cambiamento importante Beppe Grillo, co-fondatore del MoVimento 5 Stelle: “L’euro è un cappio che si sta stringendo sempre di più attorno al nostro collo, e non c’è un minimo segno di conforto. Si continuano a fare sacrifici, ma non c’è traccia di ripresa economica. Questo non è solo un fenomeno italiano. Guardiamo al 20% circa conquistato da Marine Le Pen in Francia, oppure al successo dei partiti di estrema destra o di estrema sinistra in Grecia”.

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