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OSTIA, STABILIMENTO FABER BEACH DICHIARATO FALLITO PER 8,3 MILIONI DI EURO DI DEBITI

FT AG RF 31.10.2013fab

OSTIA (RIVER FLASH) – Ancora guai per lo stabilimento balneare Faber Beach di Ostia, in provincia di Roma, sequestrato dalla Guardia di Finanza e dichiarato fallito per 8,3 milioni di euro di debiti.
Quattro le persone denunciate, tutte della stessa famiglia, il gestore, la madre, la moglie ed una nipote, che dovranno rispondere dei reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale. I Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, coordinati dal Sostituto Procuratore Giancarlo Cirielli e dal Procuratore Aggiunto Nello Rossi, hanno compiuto il sequestro, in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini preliminari Massimo Di Lauro.

Il debito di oltre 8,3 milioni di euro è quasi interamente riconducibile ad imposte e contributi non versati all’Erario. Già nel 2009 in una inchiesta di droga al Faber Village scattarono i sigilli perchè considerato all’epoca uno dei beni riconducibili al boss della malavita romana Carmine Fasciani. Il sospetto che la società fosse stata deliberatamente avviata al dissesto finanziario è stato confermato dagli accertamenti delle Fiamme Gialle del II Gruppo di Ostia. Il piano messo in atto dal gestore dello stabilimento sequestrato, spiegano gli investigatori, è quello classico della spoliazione programmata del patrimonio aziendale. I rami d’azienda in attivo, in questo caso lo stabilimento balneare ed il ristorante, vengono ceduti a società “pulite”, appositamente precostituite ed affidate a prestanome, che erano le tre parenti.

Una volta rispettato il copione, è stato, pertanto, possibile proseguire l’attività “sotto nuove spoglie”, sottraendosi alle azioni esecutive intentate dai creditori. Grazie al provvedimento di sequestro emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari di Roma le Fiamme Gialle hanno sottoposto a sequestro, oltre al lido, un ristorante, alcuni conti correnti e numerose quote sociali. L’intera massa aziendale è stata, poi, affidata alla responsabilità di un amministratore giudiziario che, su mandato del Giudice, avrà cura di proseguire l’attività commerciale, salvaguardando i posti di lavoro e recuperando, nei limiti del possibile, i crediti esistenti per soddisfare le varie pendenze debitorie.

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