
AG.RF.(MP).07.11.2014
“riverflash” – Un passo avanti è stato fatto nella trattativa tra sindacati e vertici del Teatro dell’Opera di Roma, tanto che, a seguito dell’incontro, il sovrintendente della Fondazione, Carlo Fuortes, ha annunciato di essere disposto a ritirare la procedura di licenziamento di 180 lavoratori del Coro e dell’Orchestra, a fronte di un accordo che risolva i problemi dell’ente. Resta però il problema che, ritirando le procedure, non ci sarebbero i soldi per pagare il personale e quindi a pagare, sarebbero solo i lavoratori. La decisione è stata accolta positivamente dalla Fials – Cisal, che attraverso le parole di Lorella Pieralli, ha evidenziato “l’illegittimità della procedura di licenziamento: Fuortes nel corso dell’incontro ha ribadito che la sua gestione porta un buco di 3,4 milioni di euro che lui attribuisce al sindacato, ma che secondo il sindacato è invece da attribuire alla gestione dell’Opera di Roma che non sa portare la gente in teatro. In ogni caso, i sindacati intendono verificare questo buco. E anche a proposito degli sponsor persi, secondo Fuortes, per colpa degli scioperi, nessuno, sa realmente quali siano questi sponsor. Del resto, anche Musica per Roma di cui lui è amministratore delegato ha perso sponsor, senza che ci siano stati scioperi. Come mai? La cosa certa è che il sovrintendente nel 2014 ha prodotto un buco di bilancio che i lavoratori non intendono pagare di tasca propria”. Ora si tratterà di vedere come evolverà tutta la vicenda.
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