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OMICIDIO LEOTTA: 4688 GIOVANI COME JOELE AL LAVORO IN UK (+39%)

fugacervelli[1]AG.RF.(redazione). 24.10.2013

 

“riverflash” – “Salgono a 4688 (+39 per cento) gli italiani con meno di 40 anni “emigrati” come Joele e Alex costretti ad andare a “caccia” di lavoro in Gran Bretagna, che rappresenta una delle mete preferite per i giovani connazionali in cerca di occupazione, ma anche di una esperienza di vita all’estero per imparare la lingua”. Ciò è quanto afferma la Coldiretti sulla base delle elaborazioni sui dati dell’ Anagrafe Italiani all’estero (Aire) relativi al 2012. “La tragica vicenda dell’omicidio del ventenne italiano Joele Leotta a Maidstone, nella contea del Kent, ha fatto emergere una realtà di un esercito di giovani italiani costretti ad andare all’estero a combattere per il lavoro che manca in Italia a causa della crisi. Una emergenza europea dove si assiste al diffondersi di paure, egoismi e di pericolose contrapposizioni che vanno al piu’ presto fermati con responsabilità e interventi concreti da parte delle Istituzioni. La Gran Bretagna segue da vicino la Germania che con 5137 presenze si conferma in cima nelle preferenze sul totale di 35435 italiani di età compresa tra i 20 e 40 anni emigrati all’estero. A causa della crisi e delle difficile situazione occupazionale – precisa la Coldiretti – si è verificato negli ultimi anni un forte incremento con i giovani emigrati che erano 27616 dei quali 3549 in Germania e 3366 in Gran Bretagna nel 2011. Molti giovani all’estero trovano occupazione nella ristorazione di tipo ‘italiano’ che può contare su una rete di quasi 80mila trattorie, ristoranti e pizzerie. Nella sola Gran Bretagna, si stima la presenza di circa 5mila ristoranti che fanno riferimento alla cucina italiana (escluse le pizzerie) e sono un presidio importante per diffondere la cultura italiana nel mondo. La crescita del numero di chi sceglie di trasferirsi all’estero è confermata dal fatto che la maggioranza dei giovani (51 per cento) sotto i 40 anni è pronta ad espatriare per motivi di lavoro”, secondo l’indagine della Coldiretti. “La propensione a lasciare l’Italia, riguarda sia i giovani disoccupati (53 per cento) che gli studenti (59 per cento) ma anche coloro che hanno già un lavoro (47 per cento) che evidentemente non li soddisfa. Questo perché il 73 per cento dei giovani ritiene che l’Italia non possa offrire un futuro”.

 

 

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