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OGGI SI TORNA A SCUOLA: INIZIA L’ANNO SCOLASTICO PER QUASI TUTTE LE REGIONI

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AG.RF.(MP).14.09.2015

“riverflash” – Ci siamo, si ricomincia. Da oggi infatti, si ritorna a scuola nella maggior parte delle regioni italiane, all’insegna  delle novità inserite da Matteo Renzi nella “Buona Scuola”. Prima tra tutte il ruolo “diverso” del preside, che avrà ora, molti più poteri, come previsto dalla legge 107, che avrà il potere di decidere in merito alla collocazione degli insegnanti e avrà il difficile compito di far funzionare alla perfezione, l’istituto a lui assegnato. Egli inoltre, sarà affiancato da un numero di collaboratori, un vero e proprio staff, che potrà essere composto al massimo dal dieci per cento degli insegnanti della scuola.  La riforma è stata subito applicata, per quanto riguarda le assunzioni  dei 38mila docenti precari (avverranno in 3 fasi) di ogni ordine e scuola, anche se la previsione era per 48mila contratti. Così alcune cattedre sono rimaste libere, (matematica e scienze alla scuola media), più un considerevole numero di cattedre di sostegno e materie che si insegnano alle superiori, con la laurea in ingegneria. In ogni caso, l’obiettivo è quello di cancellare completamente le graduatorie. Inoltre da quest’anno, ci sarà un comitato di valutazione, composto da tre insegnanti, tre genitori e uno studente delle scuole superiori, che avranno il compito di valutare e premiare i docenti più bravi, nell’ottica della considerazione del merito: ciò servirà a stimolare i docenti a fare sempre meglio, 10 dei quali potranno essere premiati con un bonus accessorio. Infine, un’altra importante novità alla quale assisteremo, sarà quella dell’assegnazione, ad ogni docente, di una Carta elettronica con una somma di 500 euro da spendere in attività di aggiornamento e formazione. Con questa somma, gli insegnanti potranno quindi, acquistare libri o assistere a spettacoli teatrali e iscriversi a master o corsi di aggiornamento. Ma su questo punto il ministero dell’Istruzione è in ritardo perché “i criteri e le modalità di assegnazione” della Carta ai docenti dovevano essere previsti in un decreto che è già in ritardo, visto che i sessanta giorni di tempo dalla data di entrata in vigore della legge  –  il 16 luglio scorso  –  per emanarlo sono ormai abbondantemente scaduti. Al via dunque il nuovo anno, per il quale il ministero dell’Istruzione, non ha ancora stabilito le festività nazionali e le chiusure festive e pasquali.

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