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DA COLLESCIPOLI UNO SPUNTO PER CERCARE CULTURA A TEMPO DI JAZZ

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di Francesco Angellotti – AG.RF 27.06.2015 (ore 13:00)

(riverflash) –  E’ molto facile dire: le cose non vanno, bisogna cambiare ! Ma poi le novità vanno sempre a rotoli, perché si rimane con l’ottica ed il concetto ormai assunto, e tutto è sempre come prima: con nuova veste, personalità inedite, ma il Sistema è sempre quello.

   Siamo arrivati al punto che, se non cambiamo veramente, finisce tutto all’aria. L’Umanità deve instradarsi su nuove Vie e bisogna capire che i Valori hanno bisogno di Novità: sulla base delle esperienze trascorse.

   Uno spunto in questa direzione è stato preso a Collescipoli, un bellissimo paesello d’origini medioevali arroccato su una panoramica altura, quasi attaccato a Terni. Finalmente è stato capito che non si possono più svolgere Manifestazioni che impartiscono il bagaglio dall’Alto, ma bisogna fare le cose partendo dallo spirito popolare, quindi ricchi di una mentalità insita in ognuno, che è importante far sviluppare.

   Pare incredibile, ma dobbiamo sperare che i Principi Creativi si stiano rivoluzionando, e i tre giorni di spettacolo che si stanno tenendo a Collescipoli siano formulati in questa maniera.

   La Manifestazione non sarà sovvenzionata da Privati, né si son chiesti contributi Statali. Tutto è stato organizzato dallo spirito creativo dei Privati che, insieme ognuno per quel che sono le sue disponibilità, per tre giorni si esprimeranno, scoprendo ed esternando tutti il proprio bagaglio.

   Molti saranno i concerti, infatti il nome dato all’incontro è Jazzit fest. E’ ovvio che la musica che si ascolterà sarà tutta Jazz, che ha origine-sviluppo-contesto rivoluzionario; sarà suonato da tanti gruppi che si esprimeranno senza pretesa di compensi d’ingaggio. Però i musicisti sono persone d’alto livello, i concerti che abbiamo ascoltato nella giornata d’esordio, venerdì 27 giugno, hanno presentato composizioni belle musicalmente ed elaborate tecnicamente; molto diverse, per la verità, ma ognuno deve aver la possibilità d’espressione personale, non si dovrebbero formulare concerti, pur belli e fatti bene, ma per piacere o per rincorrere il successo; è l’espressione del proprio intimo che ha un valore.

   Si gira per il centro storico del Paese, bellissimo, e le manifestazioni sono molteplici. I concerti sono tanti, e camminando capita di doverli selezionare, perché alcuni vengono eseguiti in contemporanea. Ma ci sono tante altre espressioni in cui, non si pretende di offrire l’Arte, ma la si cerca e si crea tutti assieme.

   Per esempio, ci si può riunire ed ognuno legge passi importanti, di propria invenzione o di autori apprezzati. Possono essere declamate Poesie, sempre secondo lo stesso principio: potrei leggere le mie in cui si passeggia sui campi bagnati dalla brina (ricordo la pubblicazione di alcune su Poeti e Poesie) oppure ricollegarsi a concetti irraggiungibili portando la mente all’Infinito condotti da  Leopardi… ma sempre seguendo l’ interpretazione personale.

   Tante sono le mostre, di strumenti ed oggettistica storica o stravagante; un senso profondo si trova nell’interpretazione di quadri eseguiti da Autori impegnati, che hanno però capito che non è il Valore Commerciale la linea da seguire, ma il senso che eleva lo spirito ad una conoscenza dell’Essere, anche se non sarà mai definitivo.

   Sono quindi fuori fase le espressioni di persone incolte e disperate, che pur di trovare spazio si concedono comunque sia. Ho incontrato chi presentava chitarre elettriche e, quando mi sono presentato come il pronipote di chi ha scoperto il segreto di Stradivari, mi ha risposto: Sacconi ! Ho ribadito: zio Nando ! Come lo chiamavamo noi confidenzialmente, più che Fernando come mi ha precisato il ragazzo dell’esposizione. Questo per dire che non era gente ignorante quella che cercava una piazza per darsi importanza; infatti la musica ascoltata era suonata da gente preparata nel gusto e nella tecnica.

   Ma la formula, effettivamente, Nuova che ha cercato spazio è basilare, perché è contraria a quella fin’ora seguita. Non si obbietta chi porta avanti la sua fama dilagante, e si pavoneggia del meritato successo. Anzi, chi è bravo è degno d’essere seguito ed è solo fonte d’apprendimento. Per esempio, il Jazz Festival di Collescipoli non si oppone alla grandiosità del Festival di Spoleto, che ha iniziato le rappresentazioni nello stesso giorno; non vuol essere un’alternativa a quel che è stato elaborato e studiato nei minimi particolari, per presentare l’Arte che viene offerta con biglietti a caro prezzo. Collescipoli non si oppone a nessuno, ma porta avanti il suo discorso; chi avrà successo, avrà ragione, sapendo che i protagonisti che andranno di scena a Spoleto sono veramente Grandi.

   Ma il discorso fatto nel paesello che scruta Terni dall’alto, è diverso; sperando che il Valore affermato venga recepito e quindi che l’ Idea di divulgazione ad una partecipazione culturale vada avanti; perché c’è bisogno di cambiare le carte in tavola.

   Non più i Grandi interpreti che vengono calati dall’Alto, ove per arrivarci bisogna piegarsi per essere inseriti ed apprezzati in una maniera che si adegua all’Andamento Sociale; bisogna creare spazio a quel che d’ importante e personale arricchisce alla sua evidenza, da parte di chiunque. Quindi vanno abolite le Categorie e le Classi, bisogna ricercare i valori che possono essere espressi da Chiunque… chiunque abbia trovato una strada in cui esprimersi.

   Nei prossimi incontri oltre a tanti Artisti che condividono la loro espressione con tutti coloro che l’apprezzano, tanti saranno gli intrattenimenti in cui ognuno potrà esprimere la parte artistica che ribolle dentro di sé, anche se non è mai salito su un palco o non ha mai pubblicato best sellers.

   Non ho fatto nomi, perché sarebbero troppi ed abbiamo partecipato al primo giorno di spettacoli; ce ne sono altri due ove si potrà entrare se si vuole imparare e se si ritiene importante esprimersi.

   Non è un’alternativa al Festival di Spoleto, che è magnifico, ad alto valore Culturale ed Istituzionale; però chi crede sia importante dar sfogo alla propria personalità, faccia un salto a Collescipoli: ancora i giorni 27 e 28 giugno. Troverà modo di dare un nuovo senso alla Cultura: che non verrà imbeccata, ma ricercata e quindi proposta  sotto ogni forma si vuol ritenere interessante.

   Il Mondo deve cambiare, questa linea mi sembra che organizzi il Futuro a diventare Presente.

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