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NEONATO MUORE ALL’OSPEDALE DI BRESCIA PER UN BATTERIO: PAURA CONTAGIO PER GLI ALTRI RICOVERATI

AG.RF.(redazione).12.08.2018
“riverflash” – Si chiama “Serratia marcensces”, il batterio che ha ucciso un neonato, nell’ospedale civile di Brescia. Si tratta di un batterio mortale, quello che ha colpito il piccolo, ricoverato nel reparto di patologia neonatale insieme al gemellino, colpito dalla stessa infezione, insieme ad altri neonati, risultati positivi al test per individuare il batterio, che risulta resistente agli antibiotici. Attualmente la procura sta indagando sull’accaduto ed è stato aperto un fascicolo contro ignoti: inoltre è stata avviata una commissione d’inchiesta per verificare misure di sorveglianza e contenimento batterio. Ora si tratta di verificare se dal punto di vista amministrativo e sanitario sono state seguite tutte le misure di sorveglianza e contenimento del batterio. Al momento, nell’ospedale, ci sono 10 neonati positivi al batterio serratia e il reparto è stato sottoposto ad una minuziosa osservazione, in modo da poter progressivamente liberare gli ambienti di degenza e procedere ad una loro ulteriore radicale bonifica. Anche la direzione aziendale e tutti gli operatori sanitari, partecipando al dolore del piccolo neonato morto, si stanno dando da fare per monitorare la situazione, in modo da evitare altri possibili contagi. Al primo riscontro della malattia, il 20 luglio, è stato immediatamente allertato il Comitato infezioni ospedaliere pediatrico e sono state subito attivate le prime misure di sorveglianza e contenimento: isolamento dei pazienti infettati o colonizzati, con applicazione di precauzioni da contatto, in stanza dedicata e con personale di assistenza e strumentario dedicati in via esclusiva; monitoraggio sistematico attraverso l’esecuzione di tamponi di sorveglianza per tutti i degenti dell’unità, per individuare eventuali nuove colonizzazioni, rinforzo formativo per il personale sanitario e per i genitori, riguardo alla corretta esecuzione delle misure assistenziali. Ora dunque, l’ospedale metterà in atto i seguenti interventi di contenimento e sorveglianza: attivazione di momenti formativi di rinforzo per tutto il personale di assistenza; esecuzione di tamponi di screening bisettimanali per i neonati degenti; studio della colonizzazione ambientale; colloqui informativi/formativi con i genitori dei pazienti a piccoli gruppi.

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