NAUFRAGIO A SUD DI LAMPEDUSA, 17 MORTI E 200 DISPERSI

di Sara Andreoli (AG.RF 13.05.2014) ore 16:30

(riverflash) – Sale a 17 il numero accertato delle vittime del naufragio consumatosi ieri a circa un centinaio di miglia a sud di Lampedusa. Due motovedette della Guardia Costiera, una della Guardia di Finanza e le navi Sirio e Grecale della Marina Militare, oltre ad alcuni mercantili prontamente dirottati nell’area interessata, hanno tratto in salvo circa la metà dei presunti 400 migranti a bordo del barcone partito dalle coste libiche. Ancora da chiarire le cause della tragedia, presumibilmente riconducibili alla fatiscenza dell’imbarcazione, sulle quali aprirà un’inchiesta la Procura distrettuale di Catania, coordinata da Giovanni Salvi, ipotizzando i reati di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo.

A nome della Commissione Ue, Cecilia Malmstrom esprime vicinanza alle autorità italiane impegnate negli interventi di soccorso, invitando tutti gli Stati membri a discutere, nel prossimo Consiglio Interni, dell’urgente questione del Mediterraneo. “La responsabilità  di tutti gli Stati membri dell’Ue”, sottolinea il Commissario, “serve solidarietà concreta per ridurre il rischio che tali tragedie si ripetano”. La dichiarazione risponde in parte alle accuse formulate giˆ in passato dalle autoritˆ italiane e ribadite oggi nelle denunce di un deficit di cooperazione europea provenienti dal ministro di Giustizia, Andrea Orlando, e dal ministro degli Esteri, Federica Mogherini.

Accanto al sospetto dell’insufficienza dell’operazione Mare Nostrum a fronteggiare la grave situazione umanitaria, cresce l’auspicio di un maggiore intervento europeo a sostegno delle forze italiane impiegate. Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, lancia un forte invito all’accoglienza dei superstiti. Il nostro Paese “non pu˜ diventare la prigione dei rifugiati politici”, secondo il leader di Ncd, che aggiunge “Il diritto di asilo  sacrosanto ma non si può esercitare solo in Italia”. Una politica europea di gestione dei flussi  richiesta da tempo da Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa, che ribadisce la necessità di costruire forti canali umanitari.

È previsto per domani l’arrivo in Sicilia di Matteo Renzi, per il quale il tema dell’immigrazione rappresenterà un punto importante del semestre italiano di presidenza dell’Ue.