15 Feb 2013
MONTI:”SIAMO DAVANTI AD UNA NUOVA TANGENTOPOLI”
ROMA (RIVER FLASH)- “In conversazioni private altri partiti mi hanno offerto posizioni di vertice o di quasi vertice nel futuro governo per fare un passo indietro”. Lo dice il premier Mario Monti ad Agorà. E poco dopo lo twitta. Insomma, oltre alla Presidenza della
Repubblica, se Monti avesse deciso di non essere in campo alla elezioni, erano state offerte “posizioni di quasi vertice o di vertice nel governo”.
Un’offerta avanzata dal segretario del Pd, Pier Luigi Bersani? “Esiste anche uno spazio privato nelle conversazioni”, risponde il leader di Scelta civica.
E poi Monti affronta il tema dell’Italia di oggi peggio di “tangentopoli”, Berlusconi “il cialtrone”, le convergenze con il Pd e il Pdl.
“Purtroppo sì, siamo di fronte a qualcosa di molto simile a Tangentopoli, l’evidenza è molto simile la speranza è minore. Nel 1992 si pensava che il fenomeno delle tangenti era alla fine, invece siamo qui di nuovo”.
Il presidente del consiglio e leader di Scelta Civica si dice “disponibile ad entrare in un governo di centrosinistra se nel programma ci saranno alcune riforme…”. E parla, ad esempio, di una riforma del lavoro meno legata ai sindacati. Ma poi dice anche che le chance di allearsi “con centrodestra (senza Berlusconi) o centrosinistra” al momento sono fifty-fifty, al 50% con uno e con l’altro. “Dipende dai programmi”.
Poi, tornando sugli arresti di questi giorni, spiega: “Speriamo che venga meno un sistema di potere se genera le tangenti. Io ho visto la fatica del governo nel far approvare in parlamento un’adeguata legge sulla corruzione e in quel caso per le resistenze del Pdl”.
E se però vincessero Pdl e affini? “Se vincesse il centrodestra, l’Italia tornerebbe a rischio come nel novembre 2011 e si fermerebbero le riforme in grado di far crescere il Paese. Se vincesse il Pd con Vendola, invece, i conti sarebbero più al sicuro, ma non si proseguirebbe sulla strada delle riforme strutturali”.
E sui complimenti ricevuti da Obama: “Sono molto più ferito quando dei cialtroni dicono di aver lasciato l’Italia in buone condizioni nel 2011 e che io l’avrei portata sul baratro, che non inorgoglito quando ricevo i complimenti di Obama”
F.T. (AG. RF. 15.2.2013)