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MIGRANTI, BUONISMO E IPOCRISIA DELLA POLITICA

untitledAG.RF.(Claudio Peretti).25.04.2015

“riverflash” – Non c’è dubbio: è emergenza, non c’è dubbio: scappano da situazioni disperate, non c’è dubbio sono poveracci, non c’è dubbio: vanno aiutati, non c’è dubbio: fanno pena! E allora dai, prendiamoli tutti, portiamoli qui e assistiamoli. Come? Ora la spesa si fa importante anche per le nostre povere finanze ormai ricche solo di debiti. Che fare? L’Europa ci deve dare una mano. Cosa è, chi è l’Europa? Un gruppo di stati, ognuno con le sue leggi, i suoi governanti, le sue lingue, la sua economia. Ma veramente speriamo che, messa così, la cosa funzioni? Prima neppure noi italiani ci siamo preoccupati, per decenni, degli scontri che avvenivano e avvengono in Africa e nel medio oriente, ora chiediamo aiuto all’Europa… Per i paesi europei quello che sta accadendo oggi da noi è come quello che accadeva in Africa negli scorsi decenni per noi: chi se ne frega? Sono problemi loro! E oggi speriamo che l’Europa ci dia una mano: ma siamo stupidi o ci facciamo? Ognuno si risolverà i sui problemi quando questi avverranno, adesso sta a noi ed è perfettamente inutile chiedere aiuto all’Europa. Nella storia le invasioni si sono sempre succedute, e non pensiamo che siano accadute solo per la cattiveria dei barbari: la caduta dell’impero romano, Attila, i Goti, i mongoli, tutti si sono mossi ed hanno invaso gli altri paesi per cercare di stare meglio, perché hanno visto più benessere nei paesi che poi hanno occupato. Ed ora speriamo di fermare le centinaia di milioni di africani che si sono fatti l’idea che da noi sia il paradiso mentre da loro c’è solo povertà, fame, malattie, guerra. Ora i nostri governanti iniziano a pensare di distruggere i barconi nelle zone di imbarco, soprattutto in Libia, ma questo non fermerà la fuga dall’inferno. Vorrà dire che le persone che si ammasseranno sulle coste libiche continueranno ad aumentare perché non troveranno i mezzi per attraversare il mare, diventando milioni e milioni, saranno assoldate dall’ISIS e si organizzeranno meglio per l’invasione, è solo questione di tempo. E poi che differenza c’è fra il non accoglierli e il non permettere loro di venire? I così detti scafisti cattivi fanno un servizio, rispondono ad una necessità, se non ci fossero loro ce ne sarebbero altri, il mondo è sempre stato così, quando si genera una necessità si trova sempre qualcuno disposto a soddisfarla, soprattutto se così facendo si arricchisce. E allora bando alle chiacchiere, al buonismo, all’ipocrisia: se si vuole risolvere il problema dell’Africa si deve andare là e rovesciare i governi che generano le guerre…ma poi non si deve scappare, ci si deve rimanere per tenere sotto controllo la situazione, altrimenti accade quello che è accaduto in Libia: le cose peggiorano! Ma che significa questo? E’ inutile che ci giriamo intorno, si chiama “colonialismo”.

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