Coppa di Africa dal 13 gennaio
header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

MEZZI D’INFORMAZIONE E TERRORISMO

nizza-france-990x510

AG.RF.(Claudio Peretti).25.07.2016

“riverflash” – La nostra società è malata, di questo non c’è alcun dubbio. I mezzi d’informazione tendono ad amplificare le brutte notizie, quelle che fanno paura, quelle che “terrorizzano”. Il così detto terrorismo è il mix fra il fatto di sangue e l’amplificazione che i mass media ne fanno. Senza questo connubio non si parlerebbe di terrorismo, se le TV, i giornali ed internet non divulgassero le brutte notizie, non si parlerebbe di terrorismo. Quindi, a ben vedere, i mass media sono altrettanto responsabili dei brutti fatti di sangue che accadono con sempre maggiore frequenza. Che la gente sia influenzabile lo sanno tutti, altrimenti non esisterebbe la pubblicità e non esisterebbero le campagne elettorali. Ora non voglio dire che tutti quelli che sentono parlare di queste cose poi le emulano, ma ricordate quello che successe anni fa? Alla televisione si parlava di lancio di sassi dai cavalcavia autostradali sulle auto e, via via che il tempo passava, il fatto si è amplificato: ai matti che sentivano questa notizia l’idea è piaciuta e l’hanno emulata. Ora, con gli attentati, gli assassini ed i fatti di sangue che stanno accadendo e che sono così amplificati dai mass media, volete che non ci siano degli arrabbiati col mondo, dei folli, dei suicidi a cui il suggerimento piace e che quindi emuleranno questi fatti? Vabbé, saranno pochi, direte voi, per pochi, vogliamo dire uno su 10.000? Bene, in Italia siamo 60 milioni, facendo le proporzioni, ne viene fuori un esercito di 6.000 persone pronto a sparare sulla folla inerme, a lanciarsi con l’auto o con l’autotreno su una manifestazione o robe simili. Poi si cerca di dare la colpa all’ISIS… E’ vero ed ovvio che l’ISIS ci campa ed ascrive il fatto ai suoi seguaci, ma non è così. Ci sono moltissimi diseredati, emarginati, depressi, incazzati col mondo nella nostra società malata e, per loro, tutti gli argomenti sono validi per fare follie del genere. Prendiamo quelli dei centri sociali, non sono forse sempre pronti a menare le mani? E i tifosi sfegatati, non ci hanno anche loro dato l’esempio di saper persino sparare sui tifosi della squadra avversaria? E i black block o gli squatters, che accorrono agli eventi importanti di capi di stato, agli scioperi ed alle manifestazioni e che poi incendiano, lottano con la polizia in maniera più che violenta, forse che non sono le avvisaglie della malattia della nostra società civile occidentale? Quanto passa fra questa violenza gratuita e gli attentati terroristici? Tutte queste persone sono folli e, di qui allo sparare sulla folla inerme, il passo è molto breve. Per cui, per il futuro, non dobbiamo aver paura solo dell’ISIS e dell’Islam, dobbiamo temere gli emarginati, quelli che sono arrabbiati con la società e col mondo e, con i chiari di luna che abbiamo davanti, saranno sempre di più. I lavoro scarseggia soprattutto fra i giovani e loro sono sempre pronti a giocare il tutto e persino la vita per fronteggiare un’esistenza che per loro non ha più senso e che non pensano valga la pena di vivere. Gli americani lo hanno capito bene, come lo avevano capito i vecchi dittatori, per cui tengono sempre accesa una guerra da qualche parte per mandare i giovani che non hanno tante chances a menare le mani, ad uccidere ed a farsi uccidere.

Nessun Commento »

Puoi lasciare una risposta, oppure fare un trackback dal tuo sito.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Lascia un commento


Heads up! You are attempting to upload an invalid image. If saved, this image will not display with your comment.

*