MANOVRA FINANZIARIA: IL GOVERNO TRATTA SUL TAGLIO DEL DEFICIT

AG.RF.(redazione).27.11.2018

“riverflash” – Si è svolto ieri un vertice a Palazzo Chigi sulla manovra finanziaria tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini e il ministro dell’Economia Giovanni Tria. Il governo dunque, alla presenza anche di altri ministri: Riccardo Fraccaro (ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo), il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti e i sottosegretari all’Economia Laura Castelli e Massimo Garavaglia, ha affrontato il problema “deficit” e sta trattando, in che modo? La possibile soluzione di riduzione del deficit arriverebbe dal restringimento dei beneficiari della quota 100 per la pensione e sul rinvio del reddito di cittadinanza. A seguito dell’incontro, Conte, Di Maio e Salvini hanno firmato una nota congiunta per dire che “non è una questione di decimali” ma che, si è disponibili a cambiare la manovra, mentre Draghi ha dichiarato: “Fiducioso in un accordo Italia – Ue”. Si partirebbe quindi con lo spostamento delle risorse, (0,2% del pil, ossia circa 4mld), dalle spese per reddito di cittadinanza e pensioni, agli investimenti. Se all’Europa non basterà, quelle stesse risorse (magari qualcosa in più) saranno destinate alla riduzione del deficit. Nel frattempo l’apertura del governo a rompere il muro del 2,4% e ridurre il deficit piace ai mercati: e infatti, la borsa cresce e lo spread cala. Ma non sono tutte rose e fiori: Conte e Tria hanno incontrato in serata Di Maio e Salvini, visto che la Ue ha chiesto al governo italiano di mettere nero su bianco il calo del deficit e il contenimento della spesa nella manovra e ciò viene reso possibile solo rimodulando i due punti principali sopracitati: in questo modo le somme recuperate saranno ricollocate, privilegiando la spesa “per investimenti”. Ora occorrerà però sentire Bruxelles mentre Di Maio, in merito al reddito di cittadinanza assicura: “la misura sul reddito di cittadinanza partirà, magari con qualche settimana di ritardo”.