MANOVRA FINANZIARIA: CONTE RASSICURA GLI ITALIANI

AG.RF.(redazione).04.10.2018

“riverflash” – Archiviate le polemiche e le tensioni con l’unione Europea, il governo “ritocca” le stime sul deficit: rimane il 2,4 per il 2019, la  nota di aggiornamento al Def prevederà “un rapporto deficit/Pil “al 2,4% nel 2019, al 2,1% nel 2020 e all’1,8% nel 2021”. A parlare è il presidente del Consiglio, Conte “ Il rapporto debito/Pil, ha spiegato Conte, è stimato in calo “dall’attuale 130,9% a sotto il 130% nel 2019 e al 126,5% nel 2021″, anche se l’esecutivo non ha comunicato i numeri precisi relativi alle stime sulla crescita per il 2019, 2020 e 2021 e all’inflazione. Avevamo promesso di aumentare il tasso di crescita e volevamo eliminare il gap con l’Europa e avevamo detto che avremmo ridotto il rapporto debito/Pil. Con questa manovra noi arriveremo a dimezzare il gap, tra il tasso di crescita italiano e il tasso di crescita europeo nel primo anno, nel 2019”: per quanto riguarda il debito scenderemo di oltre 4 punti percentuali, negli ultimi 3 anni è stata di 0,6%”, ha aggiunto il ministro dell’Economia Giovanni Tria. Questo è l’accordo scaturito dal vertice di Palazzo Chigi, al quale hanno partecipato oltre al premier Giuseppe Conte, i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, il ministro all’Economia Giovanni Tria, il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi e i sottosegretari Giancarlo Giorgetti, Laura Castelli e Massimo Garavaglia. Il ministro della Salute Giulia Grillo ha annunciato che “non ci saranno tagli alla sanità. Il fondo sanitario nazionale aumenterà di oltre un miliardo. Stiamo rimodulando la spesa pubblica per trovare nuove risorse per il settore”. Conte dunque, ha rassicurato che la disoccupazione scenderà al 7/8% . Il ministro Luigi Di Maio ha parlato della parte che riguarda le imprese e il lavoro, definendo importantissimo per le imprese, il  piano di investimenti che accompagnerà il Def , ribadendo che le misure volute dal governo “sono il fulcro di una legge di bilancio che, invece di far pagare i cittadini, ripaga i cittadini delle ruberie e degli sprechi del passato”. Anche Matteo Salvini ha voluto dire la sua per rassicurare gli italiani: “Ci tengo a sottolinearne tre degli impegni presi con gli italiani e che saranno in questa manovra: il superamento della legge Fornero, che vedrà la possibilità, non l’obbligo, di andare in pensione con alcuni anni di anticipo rispetto alla vigliacca riforma Fornero, senza alcuna penalizzazione. Il secondo è la flat tax, un’aliquota fiscale fissa al 15% per le partite Iva e per quel che concerne il mio ministero, un piano di assunzioni straordinario di donne e uomini per garantire più sicurezza nelle strade del nostro Paese”. Reddito di cittadinanza, flat tax e riforma delle pensioni saranno quindi al centro della prossima legge di bilancio, con un budget a disposizione di 20 miliardi, secondo quanto hanno riferito fonti della Lega e del M5s anche se non sono state ancora rivelate le necessarie coperture: il solo extra-deficit basta per coprire una serie di spese ‘obbligate’ e poco altro. A seguito poi delle polemiche dei giorni scorsi, Lega e M5s hanno diramato un comunicato comune per far sapere che le misure del contratto di governo per il rilancio economico del paese, reddito di cittadinanza, riforma Fornero, introduzione flat tax, assunzione straordinaria forze dell’ordine che saranno contenute, tra le altre, nella prossima manovra partiranno all’inizio del 2019 e saranno finanziate con una copertura di circa 20 miliardi di euro, 10 reddito di cittadinanza, 7 Fornero, 2 flat tax, 1 assunzioni straordinarie. Oggi il governo presenterà il def in Parlamento.