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“MAMME” DI FANCESCA PANSA: LA RECENSIONE DI MASSIMO PEDRONI

mamma

AG.RF.(a cura di Massimo Pedroni).12.01.2016

 “riverflash” – “Quello che le donne pensano degli uomini”, “Tutto quello che le donne pensano del sesso”, “Il principe azzurro non esiste”. Sono alcuni dei titoli, di lavori pubblicati da Francesca Pansa, curatrice di “Mamme” Pocket della Newton Compton Editori. Il piccolo e maneggevole volume,  è mirabilmente confezionato, Con una linea grafica gradevolissima e la copertina rigida. Copertina rigida che è oramai riservata a tomi di ben altra poderosità. Ma è proprio l’impianto concettuale che stà dietro alla pubblicazione del pregevole Pocket, che porta a certe scelte. “Mamme” è anche un taccuino, con lo spazio bianco riservato al lettore per sviluppare qualche considerazione sul tema. Tema la madre, tema universale. Dal quale nessuno può sfuggire dal confrontarsi. C’è chi pensa, che ciò avvenga per tutta la vita. Argomento dai tratti estremamente privati, e che comporta quindi che le eventuali riflessioni appuntate, vadano ospitate  al riparo da occhi indiscreti, e che possano essere  conservate nel tempo. La copertina rigida, allude a tutto un universo di sensibilità, pudori e rispetti verso la pagina scritta, che la curatrice e la casa editrice, ci fanno sentire ancora vive fortunatamente. In “Mamme”” troveremo bagliori, frammenti, nostalgie sull’argomento circoscritto, ma sconfinato delle “Mamme”. A far questo, hanno contribuito svariati personaggi del panorama culturale italiano e non. Ne cito solo alcuni, senza volere fare torto a nessuno, ma soltanto per economia di spazi. E’ presente Domenico Starnone, Nicola Lagioia, Gabriella Sica. Lidia Ravera e tanti altri.  Voglio subito sgomberare il campo con i lettori di River Flash, da qualsiasi ambiguità, la curatrice mi aveva cortesemente invitato a scrivere qualcosa sul tema. Cosa che ho fatto, anche un mio scritto è quindi  presente. Era solo una nota di passaggio di chiarezza. Di stimoli per riflettere, ripensare il rapporto che si ha o che si è avuto con la madre e ce ne sono veramente tanti. Un dire popolare, sostiene che “Dietro le spalle di un grande uomo c’è una grande donna”. A tale proposito, personalmente, sono rimasto molto colpito da un pensiero di Freud riportato nel Pocket curato da Francesca Pansa: “Un uomo che è stato beniamino indiscusso di sua madre conserva per tutta la vita il sentimento del conqistatore, quellla fiducia nel successo che spesso induce veramente al successo”. Quanto sostenuto da Freud, ovviamente vale anche per una figlia. Tutti e tutte comunque attendono sempre il suo bacino della buonanotte.

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