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MALTEMPO: COLDIRETTI, 10 MLN DI EURO NEI CAMPI, LA MAPPA DEI DANNI

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AG.RF.(MP).18.11.2014

 “riverflash” – Da Liguria a Piemonte, terreni sott’acqua, perduti ortaggi e cereali fino al basilico. Un conto di almeno dieci milioni di euro nelle campagne colpite da frane e smottamenti, strade poderali cancellate, terreni allagati, serre distrutte, coltivazioni perdute, dagli ortaggi ai cereali fino al basilico, ma in pericolo ci sono anche pregiati vigneti. Ciò è quanto emerge da una prima stima della Coldiretti sulla base del monitoraggio nei territori piu’ colpiti dal maltempo, dal Piemonte alla Liguria fino alla Lombardia. Serre spazzate via in pochi minuti e strade completamente cancellate, colture orticole, fiori e piante abbattuti, distrutti i raccolti di insalata, zucche, zucchine e finocchi fino ai campi appena seminati a mais ancora da raccogliere mentre c’è chi è costretto a dover cercare un ricovero per gli animali. E’ questo il quadro devastante che emerge dal monitoraggio della Coldiretti ad Alessandria a causa dell’alluvione che sta mettendo in ginocchio l’economia e l’agricoltura della provincia. “Adesso – ha spiegato la Coldiretti – il pericolo deriva dal persistere dell’acqua sui terreni che mette a serio rischio la sopravvivenza anche di vigneti e frutteti, che non possono resistere a lungo in un ambiente asfittico come quello creato dall’inondazione. Le coltivazioni di grano e degli altri cereali invernali sono state spazzate via dalla forza dell’acqua. Problemi anche a Gavi dopo l’arrivo della seconda frana sul Forte che ha interessato il versante dove c’è la strada che conduce alla fortezza: complicazioni legate ad un dissesto idrogeologico che ha avuto un impatto devastante per i pregiati vigneti di Gavi Docg. Milioni di piante in vaso travolte della acque, coltivazioni di aromatiche e piante da fiore distrutte, ma anche crolli di serre e di muretti a secco in Liguria dove sono centinaia le aziende agricole coinvolte e bisogna fare i conti anche con frane e smottamenti. La paura degli agricoltori, corre anche lungo il corso del Po tra Emilia e Lombardia dove sono segnalati allagamenti e si vive con la paura per l’innalzarsi del livello del grande fiume che a Pontelagoscuro sul delta è salito di quasi un metro nelle ultime 24 ore nel monitoraggio effettuato dalla Coldiretti nella mattina del 17 novembre”.

 

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