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MA QUALE MERITOCRAZIA? MARIANNA MADIA MINISTRO TRA LE POLEMICHE

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AG.RF.(MP).24.02.2014.(ore 6.03)

“riverflash” – Fa discutere la carica di ministro conferita a Marianna Madia da Matteo Renzi che le ha affidato il ministero della Semplificazione e Pubblica Amministrazione. Ma da dove è spuntata fuori? La giovane neomamma, oggi 33enne (allora 27enne), amica di Walter Weltroni, grazie al porcellum, era stata candidata come capolista alla Camera per il Pd nella XV circoscrizione del Lazio e durante la conferenza stampa di presentazione aveva candidamente dichiarato: “ porto in dote la mia inesperienza”…. un buon inizio non c’è dire…. a dimostrazione del fatto (ma è purtroppo cosa nota) che la meritocrazia in Italia non esiste. In realtà la ragazza risulta una “raccomandata” doc: pronipote di Titta Madia, deputato del Regno con Mussolini, e della Repubblica con Almirante; è figlia di un amico di Veltroni, giornalista Rai e attore, è la fidanzata del figlio di Giorgio Napolitano, e anche stagista al centro studi Ariel di Enrico Letta. Ce n’è per tutti i gusti dunque e la sua candidatura non può che essere l’espressione di quel “famoso” nepotismo, celato dietro alla novità  che il neogoverno Renzi intende proporre e cioè il “largo ai giovani”. Inoltre la Madia risulta anche, insieme ad altri 22 del Pd, assente (ingiustificata) e quindi responsabile per la mancata caduta del governo che aveva posto la fiducia sul decreto, quando si votò per lo scudo fiscale proposto da Berlusconi, che passò per 20 voti. Motivo dell’assenza in Parlamento? Stava andando in Brasile per una visita medica….. E allora per essere premiata, viene ripresentata anche alle elezioni del 2013 e infine ci ha pensato Renzi a conferirle una “carica” più alta… Il riciclo o meglio il “gioco delle 3 carte” sembra essere l’elemento più in voga in Italia in questo momento e la “giovane” ministra non sembra affatto preoccupata dell’eredità di “appoggi” che si porta dietro perché sicuramente (siamo in Italia) verrà giudicata non per chi è, ma per cosa farà….. mentre altri giovani continuano a studiare e specializzarsi nella “folle” speranza di poter ottenere un posto di lavoro per meriti e competenze….

 

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