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MA DI QUALE PROTEZIONE CIVILE STATE PARLANDO? VVF UMILIATI E DERISI

fuoco

AG.RF.(MP).05.02.2014.(ore 12.20)

“riverflash” – L’Usb (Unione Sindacale di Base) a fianco dei Vigili del Fuoco, umiliati e derisi dopo giorni e giorni di instancabile lavoro in drammatiche situazioni di emergenza. Pubblichiamo volentieri il comunicato stampa: Sono ormai settimane di fila che i vigili del fuoco gestiscono l’emergenza in questo paese, giornate e nottate intere buttati sui siti alluvionati per soccorrere la popolazione, senza possibilità di ricambio perché manca il personale, con pochi mezzi vecchi e in condizioni precarie. Nonostante tutto questo sempre in prima linea con turni a volte di 36 ore o più, senza riposo e senza possibilità di rifocillarsi per ‘rappresentare lo Stato’ e la sua efficienza. Ci sentiamo ancora più umiliati quando veniamo sbattuti in televisione e derisi come nella trasmissione di lunedì ‘UNO MATTINA’, dove il giornalista ‘ignorante’ rideva alla vista di una nostro barcone alla deriva sul Tevere.  Questo e potuto succedere in quanto non vi era nessuno a presidiare il barcone in quanto i pompieri erano tutti impegnati a portare soccorso alla popolazione. USB Vigili del Fuoco è disponibile per qualunque testata giornalistica o trasmissione, soprattutto quella di ‘UNO MATTINA’, sempre che la redazione televisiva lo ritenga opportuno, ad entrare meglio nel merito delle emergenze e delle situazioni critiche del paese e dei soccorsi. Vorremmo dire solo che quello è il segno di cosa accade nel corpo nazionale VV.F. … un corpo che fa acqua da tutte le parti e la situazione va sempre a peggiorare perché tutti i governi fanno cassa sul soccorso alla popolazione e sui vigili del fuoco. La USB, da anni denuncia lo state dell’arte del territorio e delle condizioni in cui vivono migliaia di comuni che non riescono a sanare i siti a rischio idrogeologico per la povertà di risorse economiche. Un paese a rischio, frutto avvelenato di decenni nei quali il territorio è stato maltrattato sistematicamente: un’emergenza che non ha nulla di eccezionale ma che è sempre più quotidiana. Invece di essere derisi vorremmo contribuire, con decenni di esperienza e professionalità, ad affrontare un piano concreto di protezione civile, UNA NUOVA E MODERNA PROTEZIONE CIVILE, dove il corpo nazionale gestisca la prima fase di emergenza coordinando tutte le forze in campo in questo paese, in modo pianificato e non a ridosso di ogni emergenza, tanto siamo certi che finita questa emergenza nessuno si preoccuperà mai più di prevenzione, previsione dei rischi, tutti aspetteranno la prossima emergenza piangendo altri morti per l’incuria”.

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