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M5S, CONTINUA LA BATTAGLIA IN PARLAMENTO

AG RF FT 30.01.2014 (ore 15.30)ms

(RIVER FLASH)- L’ira dei 5 Stelle non si placa il giorno dopo l’approvazione del decreto Imu-Bankitalia, anzi. Come anticipato e in qualche modo promesso dai grillini già ieri, la battaglia fa ora un salto di qualità. Un salto che, almeno nei modi, ha poco di democratico. “Avevo messo in guardia la presidente Boldrini in questi giorni: se si sopprimono i diritti dell’opposizione, il conflitto si sposta oltre le regole e forse oltre il parlamento. Sono molto preoccupato, la ‘’tagliola’’ è stata una scelta irresponsabile in un momento di tensione sociale molto alta del nostro Paese. Se non ci fosse il Movimento 5 stelle ci sarebbe stata un’escalation come quella dopo la rielezione di Napolitano. Il risultato è che da ormai 12 ore nessuna commissione alla camera riesce a riunirsi”, ha scritto Luigi Di Maio, deputato 5 stelle e vicepresidente della Camera. Dello stesso tono le dichiarazioni di un altro grillino, Giuseppe Brescia, che parla di “atto di inaudita violenza” da parte di Boldrini: “Ieri è stata varcata una soglia. Nel momento in cui si vanno a rompere gli equilibri, già labili, tra opposizione e maggioranza, l’opposizione deve andare oltre il regolamento. È ovvio che se noi subiamo attacchi così gravi, i cittadini che sono fuori non manterranno la calma”.

Il presidente della Camera Laura Boldrini convoca un ufficio di presidenza su quanto accaduto ieri in Aula ma il M5S lo abbandona per protesta. “Dopo aver atteso mezz’ora ci siamo allontanati dall’ufficio di presidenza perché la Boldrini era riunita con la maggioranza per decidere il da farsi. Decidono sempre fuori dalle sedi competenti e noi non ci stiamo” ha detto il deputato Luigi De Maio. Le porte di accesso agli uffici della presidente della Camera Laura Boldrini a Montecitorio erano sbarrate da ieri sera. In Aula solo tre deputati 5 Stelle che sono rimasti seduti ai loro banchi durante il discorso del Presidente Boldrini che ha definito “gravissimo ed estraneo ad ogni cultura istituzionale e prassi democratica” quanto avvenuto ieri sera a Montecitorio. I deputati si sono messi un bavaglio davanti alla bocca.

Sui social network Riccardo Nuti (M5s) denuncia: “Hanno chiuso le porte della commissione. Non era mai accaduto. Intanto la stampa è arrivata anche a difendere lo schiaffeggiatore Dambruoso senza dire che ieri è stato stracciato il regolamento della Camera. Uno dei nostri è stato chiuso dentro la commissione Giustizia”. Il deputato parla infatti di uno stato di “stato di polizia” nei loro confronti alla Camera. Anche Silvia Giordano aggiunge: “Da ieri, da quando si era capito che la Presidente Boldrini mettesse la tagliola, sembra uno stato di polizia, ormai appena ci muoviamo siamo seguiti dai commessi, non vogliono farci entrare in commissione, ieri sera non ci volevano neanche far uscire, come se fossimo stati noi a volere la morte della democrazia, come se avessimo picchiato noi qualcuno, come se fossimo noi i criminali. La colpa non è loro. Seguono ordini. Il problema è  chi da questi ordini. Per fortuna ci sono video e foto. Informatevi perché i tg non vi diranno mai come  tanno davvero le cose”.

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