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L’UOMO CHE HA SPARATO A MONTECITORIO PUO’ DIVENTARE UN MITO?

“riverflash” – Difficile meravigliarsi in un momento come questo e quindi non sconcerta più di tanto il fatto che, durante la manifestazione del I maggio a Torino, gli autonomi abbiano esibito uno striscione con la foto dell’uomo (inneggiando ad esso) che domenica scorsa ha sparato alcuni colpi davanti a Montecitorio, ferendo due carabinieri e riducendone uno in gravi condizioni di salute. Ma può Luigi Preiti (il responsabile del folle gesto), diventare un mito per la sinistra estrema e i centri sociali? Tutto questo è avvenuto nella giornata di ieri a Torino, proprio nel giorno della festa del lavoro, dove non sono mancate polemiche e contestazioni e lo striscione di Preiti con la scritta “il I maggio è per voi” è sembrato decisamente fuori luogo, pur tenendo conto della situazione attuale di crisi, che ha portato anche persone che hanno perso il lavoro, a compiere gesti estremi. Può dunque una simile situazione giustificare un uomo che ha aperto il fuoco su due poliziotti (uno dei quali padre di famiglia, vedovo da appena due mesi, ridotto in fin di vita) che stavano lavorando e compiendo il loro dovere? Ma non è tutto perché gli autonomi e gli appartenenti ai centri sociali si sono anche scagliati contro il Partito Democratico, lanciando uova contro il militanti del Pd che stavano partecipando alla manifestazione e colpendo anche alcuni tra le forze dell’ordine. La disperazione e la rabbia per la crisi economica e la mancanza di lavoro,  non possono giustificare gesti simili, gesti dettati sicuramente dalla esasperazione di una situazione drammatica… ma sicuramente non è questo il messaggio che deve passare… e come già più volte affermato, la rivoluzione non può passare attraverso la violenza… occorre quindi ritrovare velocemente la via del dialogo, altrimenti saremo costretti ad assistere nuovamente a gesti analoghi…

AG.RF. (MP) 02.05.2013

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