L’UNIONE EUROPEA E IL PARLAMENTO GRECO DICONO SI’ AL PIANO TSIPRAS

AG.RF.(MP).11.07.2015

“riverflash” – Via libera al piano Tsipras, ora si può trattare e così il piano presentato, servirà come base per la negoziazione. I creditori della Grecia dunque, hanno ritenuto che ci siano i presupposti per la Grecia, di ricevere un nuovo finanziamento da 74 mld, 58 dei quali da Esm, e 16 dal Fmi. Tsipras ha tenuto ieri il suo discorso in Parlamento, spiegando di aver chiesto il “no” con il referendum, “non per uscire dall’euro, ma per rafforzare i negoziati” ed ha anche aggiunto: “ Siamo arrivati alla soglia limite, da questo momento in poi davanti a noi si estende un campo minato”. Sul tavolo dell’Eurogruppo c’è ora il “suo” piano che verrà discusso nella giornata odierna: Hollande l’ha già promosso, Renzi è fiducioso, così come il presidente dell’Eurogruppo Dijsselbloem, che lo giudica “esauriente”. Ma quali sono le misure più “importanti”, inserite nel piano? Innanzitutto, l’addio alle baby pensioni, oltre alla rinuncia allo sconto dell’Iva per le isole più turistiche, e l’aumento delle tasse per armatori e imprese. E ancora, aumento delle tasse sugli armatori, della tassa sui beni di lusso (dal 10 al 13%), di quella sulle imprese (dal 26% al 28%), ma anche del contributo di solidarietà sul reddito e, se necessario, della tassa sugli immobili dopo la revisione catastale. Inoltre il piano greco abolisce anche il contributo di solidarietà per pensionati entro il 2019 e sono previsti risparmi su pensioni tra lo 0,25-0,50% del pil nel 2015 e l’1% dal 2016 in poi, tagliando progressivamente le baby pensioni (creando disincentivi) e innalzando l’età pensionabile a 67 anni entro il 2022. Infine i tagli alla difesa,  salgono a 300 milioni di euro entro la fine del 2016. Un primo passo è quindi stato fatto: ora tocca all’Eurogruppo.