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L’OCA DEL CAIRO, opera di Mozart, apre la nuova stagione del BRICCIALDI

oca del cairodi Francesco Angellotti (AG.RF 07.11.2015) ore 21:24

(riverflash) – Uno dei più grandi e seguiti compositori di Musica è senza dubbio Wolfang Amadeus Mozart. Nella seconda metà del ‘700, ha composto innumerevoli sinfonie e altri spartiti musicali dalla Bellezza Ineguagliabile. Il compositore, che viene considerato un bambino – prodigio (infatti riuscì magistralmente nelle espressioni “da grandi” già in tenera età) è uno tra i più grandi nell’ élite degli autori di composizioni musicali, e tutti lo saprete. Ma voglio farvi una domanda che, credo, vi lascerà un attimo sconcertati: quante sono le Opere che ha composto? Già, perché, oltre alle sinfonie o altre composizioni in Musica, ha presentato anche Opere. Andando ancor più sul difficile: quante sono le Opere che non ha ultimato, lasciando lo spartito a metà?

   Se mi rispondete, siete probabilmente esperti del settore. Però è una domanda alla quale posso aiutarvi a dare risoluzione corretta: le Opere iniziate, ma non portate a termine nella composizione musicale da W.A.Mozart sono… una sola. Non di più.

   Il fattaccio è avvenuto in occasione de “L’Oca del Cairo”, che gli presentarono nel 1783, della quaqle si dispose subito allo svolgimento con molta svogliatezza.

   Dopo il successo di un’altro suo componimento operistico, Entfuhrung aus dem Serail (chiedo sempre scusa per la mancanza della dieresi nella tastiera che avrei dovuto mettere sulla prima u), venne chiesto al Genio di preparare la messa in scena di un’altra Opera, ma in Italiano, anche se sarebbe stata rappresentata nei teatri di Vienna. Wolfang sapeva di non potersi rivolgere a Lorenzo da Ponte, che era impegnato con Antonio Salieri, suo maestro e coordinatore. Non vogliamo giudicare il contrattempo e neanche il personaggio di Salieri, perché sospetto di invidia molto subdola nei riguardi del suo Allievo più bravo di lui (avrebbe avuto da imparare da Cimabue): ma non stiamo qui a sparlare di chi non c’entra.

   Da chi andare a parare per avere un testo in Italiano da andare a musicarlo? Wolfang esaminò tantissimi copioni presentati, al fine scelse quello di Giovanni Battista Varesco; già conosceva l’autore, in quanto ebbe con lui una collaborazione in occasione dell’esecuzione di “Idomeneo”, che già presentò molte difficoltà.

   Dalla presentazione del libretto in giugno, Mozart lavorò fino a dicembre, ma non arrivò oltre  un abbozzo della prima parte dell’Atto Unico, che era tutta l’Opera.

   Indubbiamente non fu preso molto da passione, perché non si sentiva molto appassionato da quanto era riuscito a stendere. Scrisse al padre, che l’Opera non gli piaceva, perché era troppo banale nello svolgimento dei fatti. Certo, come svolgimento degli avvenimenti, non è molto concettuale, ma in un’Opera il testo può avere un significato secondario, se la Musica domina con la bellezza dell’Armonia; comunque, a parte che di scuse al padre poteva inventarsi quel che voleva, non piacque a Mozart continuare nella stesura musicale, e la cosa finì interrotta. L’ impresa è apparsa Cosa Morta fino al 1902, quando il poeta Diego Valeri ed il compositore Virgilio Mortari si cimentarono insieme nel completare l’Opera, che ebbe la prima esecuzione nel 1936 presso il Festival di Salisburgo.

   All’inizio dell’Anno Accademico dell’Istituto Briccialdi, si è pensato di presentare un’Opera notevole, che destasse l’attenzione di tutto il Mondo dello Spettacolo, oltre che Musicale. Allora, si sono assunti la megagalattica impresa di rappresentare l’Opera di W.A.Mozart “L’Oca del Cairo”, atto unico con 7 voci ed un ruolo danzante. Calcoliamo che l’Orchestra era di 12 strumenti con 35 musicisti, direttore prof. Rodolfo Bonucci (ne diciamo uno per tutti). Alcuni strumentisti erano gli stessi professori dell’Accademia, che sono serviti forse a coordinare gli allievi in modo organico; solo 3 musicisti sono stati chiamati da Organizzazioni esterne, e questo è un fatto straordinario, di cui il Briccialdi può ricever solo lode.

   Prima dell’Esecuzione, il Direttore dell’Istituto dott. Visconti ha voluto svolgere una introduzione, esplicativa della situazione e dell’Opera del Briccialdi. Annunciata molto breve, è stata in effetti dettagliata e poco succinta; ma gli argomenti toccati sono stati di tal numero, e di tale importanza, che non si poteva tagliare ed il tempo necessario per l’esposizione del Direttore è stato lunghissimo; ed ha lasciato poco tempo al suo Vice, sempre presente ed ottimo esecutore al pianoforte, ma dall’atteggiamento poco enfatico, essendo personaggio che preferisce presentare i valori, piuttosto che dichiarare le intenzioni. Il commento mi sembra implicito.

 L’esecuzione dell’Opera, da parte dei cantori, la bravissima ballerina e tutta l’Orchestra, è stata brillante, ed il pubblico che riempiva tutto il Teatro Secci è rimasto esaltato. La trama, per la verità, era molto giocosa e divertente, anche se poco profonda senza riferimenti e allusioni politiche o ironiche. Però è stato uno spettacolo, di quelli che portano alla suggestione ed entrano nell’Anima.

   Impostata benissimo la Parte Cantata, anche se incontrati gli Interpreti dopo lo spettacolo, senza trucco, svelavano la loro età giovanissima; non c’era, in effetti, il Protagonista, ma i ruoli si alternavano ed erano tutti eseguiti con tecnica assorbita con maestria: sia nelle parti A Solo, che in quelle Collettive, nelle Corali e nei Discorsi del Gruppo. Bravissimi, tutti bravissimi; tornato a casa così ammirato, m’hanno detto “ma un difetto ci sarà pure da rilevare !” ; ci ho pensato, non era una domanda facile. Ho risolto che, forzando, il difetto potrebbe essere quello che tutta l’Opera è stata data in modo così perfetto, da essere priva di creatività personale, perché molto scolastica.

   Ma sarebbe stato un vero guaio se a scuola di Musica si volesse fare i Divi, e non s’imparasse come scuola insegna.

   Tutti gli allievi sono delle Grandi Promesse, state attenti, tra poco avverrà un’Esplosione! Ci vedremo al Concerto di Natale il 18 dicembre, nella Cattedrale di Terni alle ore 21.00.

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